Premi "Invio" per passare al contenuto

John Southworth, il primo bomber “centenario” della Football League

97 gol in 108 partite con i Blackburn Rovers, 36 in 31 con l’Everton, 3 su 3 con l’Inghilterra, primo nella storia a raggiungere il traguardo dei 100 gol nel massimo campionato inglese: elencare immediatamente i numeri conseguiti da John Southworth, il migliore attaccante al mondo negli anni immediatamente successivi alla nascita del calcio professionistico, rende senz’altro l’idea del campione assoluto di cui stiamo parlando ma è allo stesso tempo chiaramente riduttivo per descrivere una carriera straordinaria, che lo vide rinascere più volte e sempre più forte di prima.

Nato a Blackburn nel dicembre del 1866, proprio mentre nella città che avrebbe rivoluzionato il football si cominciava a praticare seriamente quel gioco nato a Londra pochi anni prima, Southworth cominciò a giocare in una piccola squadra di quartiere, gli Inkerman Rangers, quando era ancora un bambino per poi trasferirsi nel Brookhouse Perseverance, allora uno dei tanti club satellite che in città rifornivano il Blackburn Olympic: rapido, abile nel dribbling e con un senso del gol degno dei predestinati, fu presto prelevato dal club che per primo aveva strappato la FA Cup agli “Old Boys” londinesi e inserito nella squadra riserve in cui fu subito stella e capitano.

Un tremendo infortunio avrebbe fermato la sua ascesa per oltre un anno, periodo che trascorse giocando come portiere e dedicandosi all’altra grande passione, il violino, e quando infine fu pronto per tornare a giocare constatò che l’Olympic, il club che aveva rivoluzionato il gioco del calcio, era ormai prossimo a chiudere i battenti, distrutto dai rivali cittadini dei Rovers che oltretutto lo stavano depredando di tutti i migliori talenti. Tra questi finì anche John Southworth, che nella prima stagione della Football League divenne la stella di quelli che una volta erano gli acerrimi rivali, segnando peraltro la loro prima rete nella storia del campionato inglese.

John “Jack” Southworth, il primo bomber del campionato inglese

Gli anni successivi sarebbero stati straordinari: in una squadra decadente, che perdeva per anzianità gli uomini che l’avevano fatta grande e stentava a rimpiazzarli a dovere anche a causa di crescenti problemi economici, John Southworth fu la stella polare, l’uomo della provvidenza, segnando tonnellate di reti. Incapaci di competere con le migliori nel lungo e sfiancante campionato, i Rovers si specializzarono nei percorsi brevi, nella FA Cup già vinta 3 volte consecutive in precedenza, tornando a conquistare il trofeo in due edizioni di seguito.

Ma con la squadra che stentava a trovare continuità in campionato e gli enormi costi sostenuti per ristrutturare Ewood Park – stadio dove tutt’ora gioca la squadra e sorto addirittura nel 1882 – il club fu costretto a privarsi dei suoi migliori giocatori: Southworth fu ceduto all’Everton, che nonostante il campione avesse da un pezzo compiuto trent’anni lo pagò ben 400 sterline, una cifra enorme per l’epoca.

Quella che sarebbe ai più potuta sembrare una mossa avventata si rivelò invece nell’immediato una straordinaria scelta: nella First Division 1893/1894, edizione che vide l’inabissarsi di due storiche compagini che avevano fatto la storia del calcio, Darwen e Preston North End, John Southworth segnò la bellezza di 27 reti in 22 presenze, realizzandone ben 10 in due consecutivi turni di campionato a cavallo tra il Boxing Day (26 dicembre) e capodanno, quando rifilò 4 gol allo Sheffield Wednesday e 6 al West Bromwich Albion.

Dopo aver cominciato la seconda stagione con i Toffees con il consueto ritmo a cui aveva abituato i suoi ammiratori – 9 gol in 9 partite – “Skimmy” fu costretto a fermarsi per sempre dopo un grave infortunio rimediato in occasione di un’amichevole benefica a favore del portiere del Preston North End James Trainer, che dall’Olimpo del football era caduto in disgrazia come capitava frequentemente in un’epoca in cui per le stelle degli stadi, dopo il calcio, c’era ben poco da fare.

Così fu anche per il grande John Southworth, che passò un duro periodo ma fu capace di rinascere ancora, prendendo nuovamente in mano il violino e scoprendo di poter suonare come musicista a livello professionale: fu così che trascorse la seconda parte della sua vita, lontana da quei campi di cui era stato il dominatore e da quei tifosi che mai lo avrebbero dimenticato, fino alla morte sopraggiunta a 89 anni nel 1956.

(Visited 94 times, 1 visits today)
error: Content is protected !!