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SITI NEL PALLONE: Blog Calcio Cina

La Cina è, oggi più che mai, vicina. Calcisticamente parlando, infatti, siamo ormai in un’epoca di trasformazione, che forse non piacerà a tutti ma con cui, specialmente alla luce delle recenti acquisizioni in Italia di Inter e Milan, sarà bene imparare a fare i conti. A capire, soprattutto: perché questo sta succedendo, chi sono i nuovi padroni del vapore, cosa ci riserva un futuro che è già presente.

Per chiarirci le idee è doveroso fare un giro, almeno ogni qualche giorno, su “Blog Calcio Cina”, sito che da ormai un anno e mezzo ci racconta miti e misteri di un calcio che ci appare ancora così lontano ma che invece sarà sempre più presente e influente nelle nostre vite di appassionati di pallone, come del resto il recente derby di Milano andato in scena alle 12,30 del sabato di Pasqua dimostra.

L’uomo dietro a “Blog Calcio Cina”, senz’altro una delle massime autorità sul tema in Italia – se non LA massima autorità – è un ragazzo poco più che ventenne che vive nella provincia di Urbino. Si chiama Nicholas Gineprini, è conosciuto nell’ambiente per il suo “Il Sogno Cinese – Storia e economia del calcio in Cina” che è stato un piccolo fenomeno editoriale e che ha contribuito alla genesi del blog di cui parliamo oggi, appunto Blog Calcio Cina.

Il tempismo è una dote in cui Nicholas è fenomenale, e mentre il libro compare sugli scaffali proprio mentre impazza il calciomercato cinese, che nel gennaio 2016 vede andare in porto un colpo clamoroso dietro l’altro, il sito vede la luce pochi mesi prima: “In primis volevo creare una piattaforma per lanciare e promuovere il libro, ma mi son reso conto che il cambiamento in atto era troppo grande e che quindi valeva la pena di raccontarlo e approfondirlo, a partire dalle cifre mastodontiche sbattute sui giornali per poi scoprire cosa c’è dietro.”

Un racconto dunque approfondito in un sito di notevole impatto, che presenta numerosissime categorie e che Nicholas per oltre un anno ha gestito praticamente da solo, mentre peraltro cercava di capire “cosa fare da grande”: “Solo recentemente si stanno aggiungendo altri ragazzi. Alcuni si occupano di fatti di campo, altri di notizie economiche. Gli ringrazio tanto per la pazienza, perché entrare in questo argomento da zero è di una difficoltà estrema.” 

Nel 2016 la fama di Nicholas cresce e lo costringe in un certo senso a una scelta: “Mi sono laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, ma ho già appeso il camice al chiodo a causa di una noia asfissiante e di un precariato dilagante, che in questo paese non permette né stabilità né felicità.” Eccolo dunque gettarsi a capofitto in questa nuova avventura, che lo porta ad essere ospite in diverse trasmissioni radiofoniche importanti (come “C’era una volta O Rei”) e in siti di riferimento come “L’Ultimo Uomo”.

“Ora, potendomi considerare fra i massimi esperti dell’economia e dell’industria del calcio in Cina, vi è l’opportunità di realizzare un progetto di cooperazione bilaterale fra Italia e Cina. Stiamo a vedere, ma vi assicuro che il camice neanche a carnevale me lo rimetto.

Avendolo conosciuto personalmente, posso indicare un ulteriore motivo per cui vale la pena seguire Nicholas: è spietatamente sincero, tanto schietto da spiazzare, disincantato, diretto. Come quando parla dei motivi che lo hanno avvicinato al calcio cinese.

“La Cina è una rivoluzione che porterà a grandi cambiamenti nel modo di intendere e vivere il calcio. Ho iniziato a studiare il tutto quattro anni fa, quando ancora nessuna squadra europea era di proprietà cinese, ma già vi era un disegno di conquista ben delineato. Scoprivo alcune cose, ma non riuscivo a capirle a fondo, perché dopotutto di Cina sapevo poco o nulla, nelle scuole non te la insegnano.

Ed è una cosa grave conoscere solo gli stereotipi della seconda potenza economica mondiale. Il calcio, da quando non lo vivo più da tifoso (ex rossonero) è diventato una forma di comunicazione, un modo per capire la Cina attraverso il calcio e viceversa, andando spesso oltre i fatti di campo.”

Un fenomeno, quello che racconta “Blog Calcio Cina”, che molto spesso in Italia viene raccontato in modo alquanto superficiale, contribuendo al luogo comune che vede Cina e calcio due pianeti diversi e inconciliabili: “È molto raro leggere un approfondimento serio sul calcio cinese ed asiatico in generale. Guarda ad esempio il Qatar: si parla solo dei morti negli stadi e del mondiale invernale. Io nella mia ultima inchiesta sul paese arabo non ho scritto nulla di tutto questo, bensì del branding di una nazione attraverso il calcio, elemento trascurato totalmente dai media sportivi.”

Cina ma non solo, dunque. Su “Blog Calcio Cina” si trovano anche interessanti approfondimenti ed aggiornamenti sul pallone in Asia: opzioni in più, non certo riempitivi, anche perché “la Cina è talmente grande che si potrebbe scrivere senza sosta anche sulle province più lontane come ad esempio lo Xinjiang, inoltre vi sono tanti elementi culturali da approfondire.” E sempre parlando di Cina, allora, una domanda mi sorge spontanea: quale futuro ci aspetta con l’ondata di investimenti cinesi?

“Vi sono due domande alla quali rispondere. La prima è ‘Come la Cina cambierà il calcio’, e qui già molti ne parlano, perché con il Milan le società estere di proprietà cinese sono diventate 22. Inoltre possiamo già dire che l’industria pallonara è sino centrica, dato il controllo di due aziende chiave nel mercato televisivo quali Infront e MP Silva, oltre alla grande influenza esercitata sulla FIFA tramite sponsorizzazioni.

La seconda domanda è ‘Come il calcio cambierà la Cina’ e qui si aprono infiniti spunti di discussione che vanno dall’operato della federazione fino ai dettagli della cultura cinese, quali confucianesimo, scuola, rapporto con la famiglia e molto altro.”

Quando chiedo a Nicholas chi sono i suoi idoli mi cita, nel giornalismo sportivo, Pippo Russo. Poi ci sono molti altri nomi del cinema e della letteratura: David Foster Wallace, Don DeLillo, Antonio Latella, Harmony Korine: “È grazie a loro che ho sviluppato il mio pensiero”. Un pensiero che lo ha portato, come detto, a rinnegare gli studi e a costruirsi una nuova strada che, dopo “Il sogno cinese”, lo ha visto prendere parte pure sia al secondo numero di “Uno-Due”, dove parla dell’identità del tifo in Cina, sia al bel progetto collettivo di Jvan Sica “Il Grande Torino – Campioni per sempre”.

Qui Nicholas racconta la costruzione del Filadelfia da parte del Conte Cinzano, la “base” da cui nascerà la squadra italiana più forte di tutti i tempi – o giù di lì. Letteratura che si allontana dallo stile a cui ci ha abituati, molto “giornalistico” e asciutto, da cronista, ma che non sarà un exploit isolato. Se infatti chiedo cosa c’è nel futuro mi accenna a un libro: “Un romanzo sportivo, ma non proprio. È una storia di turbo-capitalismo, uno spietato agente di calcio come protagonista, un suo assistito trattato come un oggetto… poi vi è la Cina, vi è il Qatar e i tramonti virtuali. Si mischia la narrativa alla saggistica, ma non voglio svelare altro.”

Che dire, dunque: seguite Blog Calcio Cina, seguite Nicholas perché merita, perché racconta uno spicchio importantissimo del pallone che in tanti trattano con troppa superficialità e perché, negli anni, potrebbe davvero riservarci grandissime sorprese. Ecco infine, come di consueto, i cinque articoli che per lui raccontano meglio cos’è Blog Calcio Cina.

#1: Qatar: il branding di una nazione attraverso il calcio con vista sul 2030

#2: Coppe d’Oriente: Far East Games

#3: (L’Ultimo Uomo) “La nuova via della seta”

#4: Xinjiang-Calcio di Frontiera: “Le montagne sono alte, l’imperatore è lontano”

#5: Il calcio di domani: fra Chinese Super League e Infinite Jest


Blog Calcio Cina

www.blogcalciocina.altervista.org

di Nicholas Gineprini

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