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Tag: gran bretagna

Jimmy Logan, Re per un giorno

Jimmy Logan scrutò il cielo, e con lui tutti i compagni, evidentemente preoccupato.

Pioveva, quel 4 aprile del 1896, ma non era questo evento – peraltro abbastanza frequente, in Inghilterra – a preoccupare i giocatori del Loughborough. Piuttosto il fatto che le loro tenute di gioco, per un banale errore, non erano arrivate a Manchester, dove si sarebbe svolta la gara che li avrebbe visti contrapposti al Newton Heath.

Dopo oltre mezz’ora, mentre la pioggia cadeva sempre più incessantemente, l’arbitro decise che non si poteva aspettare oltre. La gara, valida per il campionato di Second Division, doveva avere inizio. Il pubblico sorrise, vedendo i giocatori del Loughborough scendere in campo in abiti civili, gli stessi che ormai indossavano da due giorni.

Nessuno poteva sapere che si stava per consumare una tragedia, né che questa avrebbe colpito proprio il più talentuoso tra i calciatori in campo, un ragazzo di 25 anni che appena due anni prima era stato l’eroe nell’annuale finale di FA Cup.

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Neil Franklin e il sogno sfumato di “El Dorado”

“Vivremo meglio di qualsiasi altro calciatore al mondo!”

Furono queste le parole che Neil Franklin pronunciò non appena sbarcò in Colombia. Parole certo non di circostanza, ma basate su quelli che a tutti gli effetti parevano fatti, solidi e inattaccabili. Colui che nel 1950 poteva tranquillamente essere considerato il miglior difensore al mondo, però, non poteva sapere quanto si sbagliava.

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John Goodall e la rivoluzione del Preston North End

Agli appassionati di calcio di oggi, quasi sicuramente, il nome di John Goodall dirà poco o niente. Il suo mito è ormai cosa per pochi appassionati storici, scolorito dai tanti anni passati da quando fu il re del gioco, offuscato dai tanti nomi che sono stati protagonisti nella storia del football britannico e mondiale.

Sminuito da chi sostiene, con una certa dose di ignoranza, che il calcio di un tempo fosse assai meno competitivo di quello odierno.

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Del Darwen FC, o della nascita del professionismo

L’estate del 1880 si è da poco conclusa e la stagione calcistica inglese è da poco ricominciata.

Sono in pochi a sospettarlo, ma lo stesso gioco che ha visto la luce a Londra sta per subire un brusco ed epocale cambiamento. Gli old boys delle più prestigiose scuole della capitale, che hanno dominato i primi anni della FA Cup, stanno per terminare la loro epoca, lasciando spazio alle squadre del laborioso nord d’Inghilterra.

La stagione calcistica 1880/1881 passerà alla storia, in quanto vedrà l’ultima finale di FA Cup disputata tra due squadre rappresentative delle più prestigiose public schools del Paese: gli Old Carthusians di Charterhouse, a sorpresa, avranno la meglio sugli Old Etonians di Eton, che a loro volta saranno, la stagione successiva, l’ultimo club amateur capace di sollevare il prestigioso trofeo ideato da Sir Charles Alcock.

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Castelli di sabbia: ascesa e declino del New Brighton Tower FC

Mentre si avvicinava la fine del XX secolo l’Inghilterra cambiò completamente volto. Il lungo regno della Regina Vittoria stava per concludersi, e con esso un periodo aureo che l’Impero Britannico non avrebbe mai più vissuto.

La rivoluzione industriale aveva cambiato le vite di milioni di cittadini: liberate in parte dagli opprimenti orari di lavoro, che avevano preceduto i vari Factory Acts emanati dal governo, le masse lavoratrici si erano ritrovate a godere di un inaspettato e insperato tempo libero.

Il football aveva preso piede, non più inteso soltanto come attività sportiva ma anche come spettacolo da seguire, con squadre in cui identificarsi, per cui gioire o soffrire. E naturalmente come industria, in grado di attirare gli uomini più facoltosi del Paese.

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FA Cup 1875, una vittoria per Alfred Goodwyn

Una delle storie più struggenti che ci regala il football vittoriano è quella che ha come protagonista Alfred Goodwyn. Figlio di un maggiore dell’esercito britannico di stanza in India, è qui che nasce – il 13 marzo del 1850 a Roorhir, nell’odierno Bangladesh – e trascorre l’infanzia, prima di tornare in Inghilterra per iscriversi all’accademia di Chatham, il luogo dove vengono addestrati i futuri membri del prestigioso ordine militare dei Royal Engineers.

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Arthur e Percy Melmoth Walters, “The Meridian Brothers”

La più grande coppia di difensori dell’epoca del calcio vittoriano fu quella composta dai fratelli Arthur e Percy Melmoth Walters, amateurs nella più pura definizione del termine che, rifiutando il professionismo ormai conclamato nell’epoca in cui fecero il loro esordio sul campo, non conquistarono mai alcun trofeo a livello di club. Tuttavia la loro classe eccelsa dentro e fuori dal campo, insieme al suggestivo stile di gioco combinato che rendeva la difesa delle loro squadre quasi impenetrabile, permise loro di essere punti fermi della Nazionale inglese dal 1885 al 1890.

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Vita e imprese di Leigh Richmond Roose, portiere e gentiluomo

L’ultima persona che vide Leigh Richmond Roose in vita fu un suo compagno, Gordon Hoare. Era la seconda volta che i due si trovavano dalla stessa parte della barricata, e dopo aver calcato i campi di football con la maglia dell’Arsenal si erano ritrovati al fronte. Soldati, come tanti britannici, venuti in Francia per arrestare l’avanzata tedesca durante la prima guerra mondiale.

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Ode al battaglione McCrae – “Hearts of glory”

Un vento carico di pioggia spazza i campi della Somme, la madre di tutte le battaglie. Muove onde lunghe nel grano, piega le spighe, le abbandona un istante e loro si ergono di nuovo, dritte, aspettando senza scelta la nuova folata o le prime gocce del temporale. E in quest’attesa, priva di un Kronos afferrabile, pensano, ricordano, vogliono ricordare.

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Sheffield Wednesday, where to Find Owls

Una ventina di anni fa sono stato a Sheffield per un paio di giorni. Con Internet agli albori, che in tutta franchezza all’epoca associavo più a una partita di Coppa UEFA fra i nerazzurri milanesi e una modesta squadra olandese, conscio della scarsa pesantezza del mio portafoglio, mi imposi scelte dal pericolo subodorato, imbattendomi nel tipico, inevitabile, terribile, hotel inglese di quei lustri.

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Bobby Charlton, il campione vissuto due volte

Immaginate di essere un ragazzo inglese, un giovane calciatore dal talento immenso. Immaginate di giocare nel più forte club inglese e di vedere con i vostri stessi occhi, poco più che ventenni, morire quei campioni che erano i vostri compagni – e con cui avreste dovuto conquistare il mondo – in un tragico incidente aereo.

Immaginate di sopravvivere, voi e pochi altri, e diventare il perno su cui rifondare la squadra mattone su mattone. Per poi conquistare, nel decennio che seguirà, i Mondiali con l’Inghilterra (gli unici vinti a oggi dai Maestri del football) e la prima storica Coppa dei Campioni per un club inglese. Questa è stata la vita di Bobby Charlton.

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TOP 11: I migliori calciatori del football vittoriano

Accade spesso che siti e giornali specializzati, se non la stessa FIFA, pubblichino le proprie liste dei migliori calciatori della storia. E se queste possono variare parecchio, anche per via dell’oggettiva difficoltà di paragonare campioni di epoche tanto diverse, potrete notare come il punto di unione di tutte queste classifiche sia la totale (o quasi totale) assenza di calciatori che giocavano prima del XX secolo.

Se è vero che il football è diventato fenomeno non più esclusivamente britannico solo dopo diverse decadi del 1900, e quindi è comprensibile l’omissione di chi è stato un fenomeno quando ancora il calcio era quasi esclusivamente un gioco, è altrettanto necessario ricordare chi per primo ha saputo emozionare il pubblico prendendo a calci una sfera di cuoio.

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