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Tag: prima del ‘900

FA Cup 1875, una vittoria per Alfred Goodwyn

Una delle storie più struggenti che ci regala il football vittoriano è quella che ha come protagonista Alfred Goodwyn. Figlio di un maggiore dell’esercito britannico di stanza in India, è qui che nasce – il 13 marzo del 1850 a Roorhir, nell’odierno Bangladesh – e trascorre l’infanzia, prima di tornare in Inghilterra per iscriversi all’accademia di Chatham, il luogo dove vengono addestrati i futuri membri del prestigioso ordine militare dei Royal Engineers.

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Arthur e Percy Melmoth Walters, “The Meridian Brothers”

La più grande coppia di difensori dell’epoca del calcio vittoriano fu quella composta dai fratelli Arthur e Percy Melmoth Walters, amateurs nella più pura definizione del termine che, rifiutando il professionismo ormai conclamato nell’epoca in cui fecero il loro esordio sul campo, non conquistarono mai alcun trofeo a livello di club. Tuttavia la loro classe eccelsa dentro e fuori dal campo, insieme al suggestivo stile di gioco combinato che rendeva la difesa delle loro squadre quasi impenetrabile, permise loro di essere punti fermi della Nazionale inglese dal 1885 al 1890.

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Sheffield Wednesday, where to Find Owls

Una ventina di anni fa sono stato a Sheffield per un paio di giorni. Con Internet agli albori, che in tutta franchezza all’epoca associavo più a una partita di Coppa UEFA fra i nerazzurri milanesi e una modesta squadra olandese, conscio della scarsa pesantezza del mio portafoglio, mi imposi scelte dal pericolo subodorato, imbattendomi nel tipico, inevitabile, terribile, hotel inglese di quei lustri.

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TOP 11: I migliori calciatori del football vittoriano

Accade spesso che siti e giornali specializzati, se non la stessa FIFA, pubblichino le proprie liste dei migliori calciatori della storia. E se queste possono variare parecchio, anche per via dell’oggettiva difficoltà di paragonare campioni di epoche tanto diverse, potrete notare come il punto di unione di tutte queste classifiche sia la totale (o quasi totale) assenza di calciatori che giocavano prima del XX secolo.

Se è vero che il football è diventato fenomeno non più esclusivamente britannico solo dopo diverse decadi del 1900, e quindi è comprensibile l’omissione di chi è stato un fenomeno quando ancora il calcio era quasi esclusivamente un gioco, è altrettanto necessario ricordare chi per primo ha saputo emozionare il pubblico prendendo a calci una sfera di cuoio.

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Jack Addenbrooke, il cuore e l’anima dei Lupi

Il nome di Jack Addenbrooke poco dirà alla stragrande maggioranza degli appassionati italiani di calcio, ma anche nell’Inghilterra della ricchissima Premier League, di Guardiola e Mourinho, potrebbe capitare che citando questo nome si ottenga dal nostro interlocutore uno sguardo perplesso e una domanda: “Chi era?”

Eppure, nella storia del football, nessuno più di Jack Addenbrooke ha saputo identificarsi con la squadra della propria città, risultandovi coinvolto sin dal primo giorno e dedicando poi ad essa la maggior parte della propria vita.

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Arthur Wharton, il “colored” che rivoluzionò il football

La domanda che si fecero i membri del comitato a capo del Darlington Football Club nell’estate del 1885, mentre il giovane Arthur Wharton si presentava al campo d’allenamento per mostrare a tutti le sue qualità di footballer, aveva una risposta tutt’altro che scontata.

“Può un nero giocare al football?”

In un’epoca infatti in cui persino l’Encyclopædia Britannica definiva “the Negro” come un essere “mentalmente inferiore al bianco” per via “dell’impossibilità del cervello di svilupparsi completamente a causa della particolare forma del cranio”, in un periodo in cui l’Impero Britannico invadeva l’Africa per aumentare le proprie ricchezze senza curarsi di chi quelle terre abitava – ed era evidentemente “sacrificabile” in nome di Sua Maestà la Regina – a tutti doveva sembrare ben strano che quel giovane ed energico ragazzo di colore avesse deciso di cimentarsi con il pallone.

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Tra finte e zagaglie: l’incredibile avventura degli Sheffield Zulus

Quando il pubblico che aveva preso posto sugli spalti del Recreation Ground di Chesterfield, il 24 novembre del 1879, vide entrare gli Sheffield Zulus, la misteriosa squadra che avrebbe affrontato i beniamini locali, non furono pochi i presenti che dovettero stropicciarsi gli occhi per capire l’inganno.

Gli appassionati di football presenti in città avevano infatti acquistato il biglietto spinti dalla curiosità di assistere a una gara tra i propri migliori rappresentanti e l’esotica selezione arrivata a giocare in nome del Regno Zulu. E quando gli ospiti fecero il proprio ingresso il campo la folla rimase ammutolita.

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Nick Ross, il migliore degli “Invincibili”

Nell’estate del 1884 il football ha da poco smesso di essere soltanto un gioco. La febbre per questo sport, che inizialmente aveva contagiato soltanto i benestanti studenti delle migliori scuole londinesi, si è spinta fino all’operoso nord, che trascinato dalla forza della rivoluzione industriale intende trasformare quello che è poco più che un passatempo in un vero e proprio business.

Sono gli anni di Blackburn: l’Olympic, trionfando nella finale di FA Cup del 1883, ha appena sancito la fine del calcio delle public schools, i Rovers si apprestano a raccoglierne il testimone trionfando per ben tre volte consecutive in quella che è, all’epoca, l’unica competizione calcistica che conti, la Coppa d’Inghilterra.

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Pionieri del Football: i protagonisti della copertina

Chi ha acquistato il mio libro “Pionieri del Football – Storie di calcio vittoriano 1863-1889” avrà notato che la copertina rappresenta undici calciatori dell’epoca. Non si tratta di ritratti casuali, ma di una sorta di “squadra ideale” di quel periodo, che la bravissima Sarah Fruncillo ha ritratto su mia indicazione. Non si tratta necessariamente dei calciatori più forti di quel periodo, ma senz’altro ho voluto che venissero raffigurati undici tra i più rappresentativi e unici footballer dei primi anni del nostro amato gioco. Ecco chi sono nel dettaglio i protagonisi della copertina.

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Jack Hunter, il primo rivoluzionario del football

Quando il boato degli 8.000 tifosi presenti accolse l’ingresso in campo della sua squadra, Jack Hunter fu probabilmente l’unico a non sentirsi mancare il fiato per l’emozione. Mai una folla così numerosa aveva riempito le tribune del Kennington Oval di Londra, la sede designata per le finali di FA Cup e per le partite casalinghe della Nazionale dell’Inghilterra.

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Lord Arthur Kinnaird, il primo Re del calcio

Quando ancora il calcio era poco più che un’idea confusa, quando ancora la storia di questo straordinario sport doveva essere scritta, il suo primo e incontrastato campione fu Lord Arthur Kinnaird. Straordinario sportivo polivalente, questo energico scozzese spiccava rispetto ai suoi contemporanei sia per l’aspetto fisico che per le indubbie doti atletiche e calcistiche.

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Pionieri del Football – “Le prime sfide internazionali”

Il 1870 fu un anno di grandi cambiamenti per l’Inghilterra. Mentre il mondo della politica si distinse varando il primo di numerosi Education Acts, tesi a favorire l’alfabetizzazione garantendo a tutti il diritto d’istruzione, quello del football non restò a guardare, ridefinendo sulla base delle gare giocate fino ad allora alcune delle più importanti Laws of the Game e cercando allo stesso tempo di espandere il più possibile la sua influenza nelle varie città del Paese e non solo.

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