Quando ero piccolo pensavo che, se c’era un genere che avrebbe reso bene al cinema, questo era il calcio: del resto questo è lo sport più popolare al mondo, narra di sudore, di virtuosismi, di gioco di squadre. Appunto storie di uomini e di calcio, con tutti i possibili risvolti.
Eppure raramente ho visto un bel film di calcio. Crescendo (sono del 1979) vedevo crescere intorno a me la tecnologia, e la fiducia continuava ad esserci. “Vedrai che ora, con le tecniche di adesso, faranno…” e niente, siamo rimasti più o meno al punto che non esiste un film di calcio universalmente bello. E lo dico a ragion veduta eh, visto che me li sono praticamente sciroppati tutti!
Ecco Cinema nel Pallone!
E’ per questo motivo che nasce la rubrica “Cinema nel Pallone”, nella quale raccoglierò tutte le mie recensioni sui film di calcio visti in questi anni. Cercando di raccontarvene la trama, i fatti storici a cui si ispirano – se presenti – e spiegarvi perché guardarli. O perché evitarli.
Naturalmente sono un grande appassionato di calcio ma, è bene premetterlo, non sono un esperto di cinema e parlerò a titolo personale, per cui se vi andrà di fidarvi bene…se no potrete benissimo dirmi la vostra in merito nei commenti. Cominciamo?
Ispirandomi ad Alan Shearer (l’accostamento non è casuale) voglio esordire con una tripletta, e quindi in questo lungo articolo vi parlerò della trilogia di “Goal!”, il cui primo film uscì tra squilli di tromba, il secondo nel silenzio generale e il terzo…beh, voi sapevate che ne esisteva un terzo???