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Mese: Gennaio 2014

Kazu Miura, altro che meteora

Il Dizionario Italiano definisce il significato di “Meteora”, quando si parla di artisti o uomini di sport, come “detto di persona che ha avuto grande fama per poco tempo”.

Per molti appassionati di calcio del Belpaese, Kazuyoshi Miura, primo giapponese a calcare un campo di Serie A, è stato una meteora: una fugace esperienza, appena una stagione al Genoa, e poi la scomparsa dai radar.

Molto si ironizzò su di lui e sulle sue presunte capacità tecniche, e prima dell’arrivo di Hidetoshi Nakata – il miglior calciatore proveniente dal Sol Levante mai visto – si continuò a pensare ai calciatori giapponesi come a delle vere e proprie macchiette, degli esaltati cresciuti con il mito di “Holly & Benji” senza una vera formazione tecnica.

Eppure per molti appassionati nipponici Kazu Miura è stato il più grande calciatore giapponese di sempre, e questa è la sua storia.

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Aleksandar Duric, la “Goal Machine” di Singapore

La via per l’affermazione, nel calcio, segue a volte strade misteriose e mai battute. Su questo sito potete trovare storie in questo senso singolari come quella di Lutz Pfannenstiel, portiere giramondo capace di giocare in tutti e sei i Continenti calcistici. Un altro esempio può essere la straordinaria quanto curiosa carriera di Aleksandar Duric, che da profugo durante la Guerra dei Balcani è riuscito a diventare la più grande leggenda di un esotico paese asiatico.

Quella che state per scoprire è la storia di un uomo nato canoista e scopertosi calciatore, nato nella ex-Jugoslavia e che dopo essere fuggito dagli orrori della guerra ha trovato una nuova vita e una nuova patria a Singapore, dove è diventato addirittura eroe indossando la maglia della Nazionale e la fascia di capitano. Il tutto, naturalmente, a suon di gol.

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