Chiedete ad un tifoso medio italiano, di quelli che seguono con fatica il calcio nostrano e spesso solo la squadra del cuore, chi sia stato Sócrates: o non avrà idea di chi si stia parlando o lo catalogherà come un fenomeno di folklore, uno dei tanti dei primi anni ’80 della nostra Serie A, un “bidone” della Fiorentina. Sarebbe un errore clamoroso.
Leggere di calcio, provare ad espandere i propri orizzonti e sentire altri racconti aiuta a capire la bellezza di questo gioco: chi lo volesse fare scoprirebbe così che Sócrates non solo è stato uno dei più grandi giocatori brasiliani di sempre ma senza alcun dubbio il più singolare ed unico, una meravigliosa pecora nera.
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