Sugli splendori e le miserie del calcio sovietico si potrebbe scrivere un libro intero – e qualcuno lo ha fatto del resto: come è sempre accaduto il potere sfruttò lo sport come straordinario mezzo di propaganda, interna e internazionale, raggiungendo i propri obiettivi grazie a straordinari atleti come ad esempio Lev Jasin, considerato dagli storici il miglior portiere al mondo e unico capace di conquistare il Pallone d’Oro fino a oggi.
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