Jimmy Logan scrutò il cielo, e con lui tutti i compagni, evidentemente preoccupato.
Pioveva, quel 4 aprile del 1896, ma non era questo evento – peraltro abbastanza frequente, in Inghilterra – a preoccupare i giocatori del Loughborough. Piuttosto il fatto che le loro tenute di gioco, per un banale errore, non erano arrivate a Manchester, dove si sarebbe svolta la gara che li avrebbe visti contrapposti al Newton Heath.
Dopo oltre mezz’ora, mentre la pioggia cadeva sempre più incessantemente, l’arbitro decise che non si poteva aspettare oltre. La gara, valida per il campionato di Second Division, doveva avere inizio. Il pubblico sorrise, vedendo i giocatori del Loughborough scendere in campo in abiti civili, gli stessi che ormai indossavano da due giorni.
Nessuno poteva sapere che si stava per consumare una tragedia, né che questa avrebbe colpito proprio il più talentuoso tra i calciatori in campo, un ragazzo di 25 anni che appena due anni prima era stato l’eroe nell’annuale finale di FA Cup.