Forse non tutti sanno che…perché la Fiorentina ha la maglia viola?

Perché la maglia della Fiorentina, unica e particolare, è di colore viola? A Firenze esistono diverse versioni e leggende sulle origini di questa scelta da parte del club gigliato, io riporto la versione ufficiale come raccontata da Simone Galeotti, autore di storie davvero immancabili che potete leggere sullo splendido sito “Storie in fuorigioco” (www.storieinfuorigioco.com) e tifoso viola.

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#StranoCalcio06 – Antiche stranezze

A distanza di due mesi esatti torna l’appuntamento con una breve raccolta di calcio e stranezze: vi invito, nel caso troviate altri episodi curiosi che non ho già raccontato, a segnalarmeli nei commenti qui sotto oppure a scrivermi nella mia pagina Facebook. Inoltre, se apprezzerete l’articolo, condividetelo sui social con gli appositi pulsanti, aiuterete “L’uomo nel pallone” a farsi conoscere! Ed ora iniziamo, non prima di avervi ricordato gli altri episodi!

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SPECIALE CALCIOMERCATO

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La Youdan Cup, il più antico trofeo calcistico al mondo

Forse non tutti sanno che il più antico trofeo calcistico al mondo non è, come in molti credono, la FA Cup, bensì la “Youdan Cup”, torneo che si svolse a Sheffield tra febbraio e marzo del 1867.

Ben cinque anni prima della prima edizione della Coppa d’Inghilterra, dunque, una dozzina di squadre della Steel City si diedero battaglia, giocando sotto le Sheffield Rules.

Antesignane delle Laws of the Game stabilite nei mesi successivi alla fondazione della Football Association di Londra, che poi sono diventate la base per le regole attuali, le Sheffield Rules erano rimaste in uso in città anche dopo l’ingresso nella FA dello Sheffield Football Club, la più antica squadra calcistica di sempre.

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Frédéric Collignon, il Messi del calciobalilla

(Ripropongo un’intervista realizzata da me e l’amico Andrea Bonomo per conto di 1000cuorirossoblu.it)

Ogni disciplina sportiva al mondo, tra le centinaia di atleti praticanti che ha al suo interno, ha avuto e ha diversi campioni acclamati. Di questi, qualcuno riesce a trascendere con il proprio talento la disciplina stessa, diventandone una vera e propria icona, qualcosa che automaticamente viene associato allo sport praticato. Gli esempi sono numerosi: il basket ha avuto Michael Jordan, il tennis Nadal e Federer, l’automobilismo Michael Schumacher, il golf Tiger Woods, il pugilato Mike Tyson e via dicendo. È ovviamente un ragionamento semplicistico, visto che per quanto ci siano atleti che indubbiamente ne diventano il simbolo all’interno di ogni sport si può discutere su chi sia stato davvero il migliore in assoluto. Prendiamo il calcio per esempio: chi meglio lo rappresenta? Maradona? Pelé? Lionel Messi?

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Juventus-Fiorentina: storia di una sfida eterna

 

È una delle sfide più sentite del calcio italiano. Più dalla Fiorentina, ovviamente, visto che mentre la Juventus – squadra da sempre dominante nel calcio italiano – ha molti nemici per i viola il nemico più grande è sempre uno: la “Vecchia Signora”, simbolo di un potere ritenuto non soltanto limitato al campo che stimola la voglia di sfida, di vincere contro quelli che (anche se nessun fiorentino lo ammetterà mai) sono “i più forti”. C’è naturalmente molto altro dietro alla lunga rivalità tra bianconeri piemontesi e viola toscani, qualcosa che molti (come l’amico giornalista Marco Gargini, che me lo ha raccontato e che ringrazio) fanno risalire addirittura alla fondazione stessa della compagine di Firenze.

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Forse non tutti sanno che…la nascita della rivalità tra Fiorentina e Juventus

Lunga e travagliata era stata la nascita del calcio nell’aristocratica Firenze, che mentre (1898) si svolgeva il primo campionato italiano di calcio si dedicava ancora ad altri sport all’epoca più in voga – come la “Palla al Bracciale” – riservando al foot-ball uno spazio ristretto in un elitario club di anglo-americani che si aprì parzialmente alla nobiltà cittadina nel suo atto costitutivo: l’allora sindaco di Firenze Pietro Torrigiani fu il primo presidente del “Florence Football Club”, primo vero e proprio club calcistico del capoluogo toscano da cui in seguito sarebbero nate varie altre squadre che per anni si sarebbero sfidate in infuocati derby.

Il Florence Foot-Ball Club nel 1909
Il Florence Foot-Ball Club nel 1909

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Forse non tutti sanno che…Bob Marley e il calcio, un grande amore

Bob Marley

Il celebre cantante giamaicano Bob Marley (1945-1981), il più famoso esponente del genere “reggae” e tra i musicisti più conosciuti di sempre, era anche un grande appassionato di calcio, che aveva conosciuto da bambino e riscoperto grazie all’amicizia con un grande calciatore della Giamaica, Alan “Skilly” Cole, con cui aveva convissuto per alcuni anni.

Sul suo talento i pareri sono assai discordanti – c’è chi dice che fosse un fenomeno e chi invece che fosse assai mediocre – tuttavia è certo che amasse davvero molto questo sport.

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Forse non tutti sanno che…Perché si alza la Coppa?

Il gesto di alzare la Coppa per festeggiare la vittoria in una competizione fu “inventato” dal capitano del Brasile Campione del Mondo nel 1958 in Svezia Hilderaldo Bellini, autentica icona del futebol verde-oro. Icona di Vasco da Gama e São Paulo, il difensore di origine italiana fu il leader del primo Brasile capace di vincere un Mondiale, ripetendosi anche nel 1962 in Cile e lasciando la Nazionale dopo i Mondiali del 1966 all’età di 36 anni.

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Storia di Palm, l’elefante-calciatore, e dell’uomo che lo sconfisse

“Gli elefanti non dimenticano” si ripeteva William Keech mentre sistemava il pallone per l’ultimo tiro. Era questa la sua ultima possibilità: lui, che i campi di calcio li aveva frequentati davvero, si era ritrovato in questa assurda sfida e intendeva vincerla.

Un uomo che sfida un elefante a football. Ci sarebbe stato da ridere, non fosse stato per il ricco premio che Lord Sanger stringeva tra le mani e che nessuno era riuscito a conquistare. Era una questione di orgoglio.

“Gli elefanti non dimenticano”, ricordò ancora mentre prendeva la rincorsa.

Aveva una sola possibilità, e doveva sfruttarla al meglio.

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L’arte e il Subbuteo si incontrano grazie al britannico Terry Lee

La notizia di per se non è tanto nuova, essendo stata pubblicata circa due anni fa dal “Mail Online”, ma ho pensato di riproporla qui per chi l’avesse persa: l’artista inglese Terry Lee, oggi 33 anni, è un grande appassionato di “Subbuteo”, il popolare gioco da tavolo basato sul calcio che spopolava negli anni ’70 e ’80 e che oggi invece è passione per nostalgici e collezionisti pur se si continuano a disputare partite in tutto il mondo e persino competizioni nazionali e continentali.

Un giorno Terry, trovandosi a riparare delle miniature rotte, ha un colpo di genio: ricreare nel Subbuteo i momenti più importanti della storia del calcio.

 

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