Si usa dire che il “calcio d’agosto” significhi poco o nulla. Del resto è vero, è successo molte volte che…
Lascia un commentoCategoria: Editoriali
Attualità, radio, pensieri sparsi sul calcio di ieri ma soprattutto di oggi
PRESIDENTE-GOLEADOR? IN BURUNDI SI PUO’
Immaginate se Matteo Renzi, o prima di lui Silvio Berlusconi, avesse preso la decisione di giocare a calcio e al contempo ricoprire la carica di Premier: probabilmente non sarebbero stati pochi quei difensori che avrebbero approfittato dell’occasione data dal gioco per effettuare qualche bel contrasto duro e qualche entrata decisa.
Non accade in Burundi, dove il Premier (ma qualcuno lo definisce “dittatore”) Pierre Nkurunziza, 51 anni, è diventato recentemente il capocannoniere del campionato siglando la bellezza di 39 reti in 28 incontri.
Il suo segreto? Un’ottima forma fisica, una grande passione, un genuino entusiasmo e avversari a dir poco compiacenti: non sembra infatti che sia una bella idea fermare il presidente e goleador degli “Alleluja F.C.”, squadra da lui stesso creata per sottolineare la sua fervente fede di cristiano rinato e per la quale ha fatto edificare anche un bello stadio da 10.000 posti.
Il tutto mentre in Burundi è stato appena sventato un colpo di stato e non mancano le manifestazioni contro di lui, colpevole secondo la popolazione della povertà sempre più dilagante e del volersi ricandidare per un terzo mandato nonostante la legge non lo permetta.
Come risponde alle manifestazioni? Ordinando all’esercito di sparare sulla folla. Capite adesso perché “il Messi dei grandi laghi” segna tanto?
Lascia un commento
Riecco l’appuntamento con il calcio e il folklore, stavolta in versione breve ma intensa!
Prima parte QUI
Seconda parte QUI
Lascia un commento
Visto che i miei racconti sono in continua uscita e si trovano un po’ di qua e un po’ di…
Lascia un commentoE chi se l’aspettava una scoppola così. Nessuno. Per quanto la Germania facesse paura, e fosse anche superiore sulla carta a dirla tutta. E mancava Neymar, e mancava Thiago Silva.
Però c’era il pubblico. Un intero Paese a spingere il Brasile verso la ‘Hexa’, il sesto titolo mondiale. Da conquistare appunto davanti ai propri tifosi, che da più di sessant’anni attendevano di cancellare il ‘Maracanazo’.
Lascia un commento
La prima parte (la trovate QUI) di questo post di curiosità calcistica è stata un piccolo successo per questo blog, ed è per questo che ho deciso di farne adesso una seconda.
Il football in fondo ne ha di storie da raccontare, e ogni volta che ne sento una strana la metto da parte per poi scriverla qui. Perché “il calcio è bello perché è vario”…
Lascia un commento
Il calcio è bello perché è vario. Ogni Paese ha la sua storia calcistica, più o meno gloriosa, e quasi ogni Paese ha anche le sue incredibili storie urbane, curiose, epiche, che fanno capire perché si può amare il calcio anche lontano dai riflettori e dalle musiche della Champions League.
Oggi cerco di raccontarvi alcune di queste incredibili storie, sperando di strapparvi due risate…