La via per l’affermazione, nel calcio, segue a volte strade misteriose e mai battute. Ho raccontato tempo fa dell’avventurosa carriera di Lutz Pfannenstiel, portiere giramondo capace di giocare in tutti e sei i Continenti calcistici.
Una storia simile, anche se di fatto avvenuta principalmente in un solo Paese, è quella di Aleksandar Đurić, che da profugo durante la Guerra dei Balcani è riuscito a diventare la più grande leggenda di un esotico paese asiatico.
Questa è la storia di un uomo scopertosi calciatore, nato nella ex-Jugoslavia e che poi, anni dopo, ha trovato una nuova patria a Singapore, arrivando addirittura a indossare la fascia di capitano della Nazionale asiatica.
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