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Mese: Marzo 2017

Lo Stadium di Torino, gigante dimenticato (con Antonio Cunazza)

Un impianto enorme, capace di contenere al suo interno 40.000 spettatori e dotato di ogni comfort possibile. Spogliatoi, uffici e locali di servizio, sale indoor interne per altre manifestazioni sportive e riunioni di vario genere. Gallerie, dormitori per atleti e sale buffet. Multifunzionale, capace dunque di ospitare partite di calcio ma anche corse di auto e moto, gare di atletica, parate e rappresentazioni. Un’eccellenza italiana. Un monumento atto a celebrare lo sport in ogni sua forma.

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La tribuna più antica del mondo

No dai, questa non la sapete. Questa è bella davvero. Fra le primizie della storia del calcio c’è ne è una davvero curiosa: la tribuna più antica e ancora rigorosamente in funzione è quella del Great Yarmouth Town Football Club, nel suggestivo scenario del Wellesley Recreation Ground, impianto disposto sulla costa ventosa del Norfolk.

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Cinema nel Pallone: “Hooligans (I.D.)”

Inghilterra, primi anni ’90: Scotland Yard sospetta da tempo che, dietro i numerosi gruppi di hooligans che popolano gli stadi di calcio, vi siano organizzazioni criminali che, sfruttando la passione e il fanatismo dei tifosi, gestiscono a vari livelli anche criminalità e gruppi di estremismo politico. A finire nel mirino delle forze dell’ordine è in particolare lo Shadwell Town, squadra che gioca le sue partite in uno stadio soprannominato “Il Canile” e i cui tifosi, i “Dogs”, sono tra i più estremi e violenti al mondo.

Resasi presto conto che, condannando gli atti di violenza che sono ormai all’ordine del giorno dentro e fuori lo stadio, la polizia non farà che arrestare pesci piccoli e di poco conto – in un sistema che sembra rigenerarsi continuamente grazie alla popolarità del football – ecco allora che vengono scelti quattro agenti che tenteranno di infiltrarsi tra i tifosi, scalando le gerarchie fino ad arrivare ai vertici e produrre le prove necessarie per sconfiggere quella che è molto più di una Firm.

I quattro si trovano così protagonisti di un doppio gioco pericoloso, perché mentre si trovano a far sempre più parte di un mondo che abbina violenza e criminalità a straordinari valori di fede e fratellanza dovranno stare attenti a non farsi scoprire e, soprattutto, a non dimenticare chi sono e perché sono lì, in curva con i “Dogs”.

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SITI NEL PALLONE: Football Pills

Inizio oggi una nuova rubrica in cui cercherò di fare conoscere a chi mi segue e apprezza altri siti che a mia volta seguo e apprezzo, parlandone direttamente con i protagonisti. Scopriamo dunque perché certi progetti nascono, da dove, con quale obbiettivo, quali storie ed emozioni intendono raccontare. Il web è popolato da molti “narratori di calcio”, e il conoscere tanti altri appassionati come me e confrontarmici su tanti temi è la cosa migliore che aprire “L’uomo nel Pallone” mi abbia portato in dote.

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Jack Addenbrooke, il cuore e l’anima dei Lupi

Il nome di Jack Addenbrooke poco dirà alla stragrande maggioranza degli appassionati italiani di calcio, ma anche nell’Inghilterra della ricchissima Premier League, di Guardiola e Mourinho, potrebbe capitare che citando questo nome si ottenga dal nostro interlocutore uno sguardo perplesso e una domanda: “Chi era?”

Eppure, nella storia del football, nessuno più di Jack Addenbrooke ha saputo identificarsi con la squadra della propria città, risultandovi coinvolto sin dal primo giorno e dedicando poi ad essa la maggior parte della propria vita.

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Hopeball, un pallone che significa speranza

Ho scoperto Internet in relativamente tarda età – avevo passato i venticinque anni – e amo questo straordinario strumento: vero è che, come notoriamente ha detto Umberto Eco, ha dato voce “a migliaia di cretini”, ma è vero anche il contrario. Il web ha dato voce a tantissime persone valide, persone di qualità, “contatti” che con il tempo sono diventati “amici” e che mi hanno fatto conoscere storie straordinarie.

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Sartoria Sportiva Milano, sogni cuciti a mano

Ho contattato Paolo, il proprietario di “Sartoria Sportiva Milano”, per proporgli di leggere il mio “Pionieri del Football – Storie di calcio vittoriano” e per valutare la creazione di una maglia che possa accompagnarmi nelle presentazioni che spero di fare prossimamente. Non faccio però in tempo a scrivergli che lui mi brucia in anticipo, dicendomi che mi conosce e che non solo conosce anche il mio libro, ma se lo è già letto in pochissimi giorni: “L’ho letto come un bambino che vede per la prima volta un pallone da calcio”, mi dice, riempiendomi di orgoglio.

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Perugia 1979, trenta e lode

Dove nascondevate quello specchio?

Quello in cui ogni domenica riflettevate la vostra bellezza e restavate assorti, come rapiti da un estasi partorita da uno strano destino. Quello che sussurrava al vostro orecchio che eravate talmente attraenti da non dover rischiare di cedere al passo audace della gloria ma di limitarvi nella contemplazione dell’unicità del primato.

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