13 luglio 1930. Allo stadio “Pocitos” di Montevideo, davanti a un migliaio di spettatori, ventidue uomini stanno per dare inizio alla grande storia dei Mondiali di Calcio.
Non sono gli unici a dire il vero, visto che in contemporanea su un altro campo, il glorioso “Gran Parque Central”, anche Stati Uniti e Belgio si sfideranno.
Rimane comunque, quella che si svolge al “Pocitos” tra Francia e Messico, una partita storica: non solo una delle prime due del Mondiale, ma anche quella dove viene siglato il primo gol di sempre nella lunga epopea della Coppa del Mondo.
Lo sigla Lucien Laurent, operaio della Peugeot, e l’incontro termina 4-1 per gli europei. L’attaccante francese, tuttavia, pur essendo l’autore della storica rete, non è il protagonista della nostra storia. Per trovarlo bisogna andare qualche decina di metri indietro, arrivando fino al centrocampo.
Ed eccolo, il nostro uomo: Alexandre Villaplane, centromediano metodista, capitano e leader dei francesi. Campione sopraffino dall’animo nero come la notte.