domenica, Ottobre 6, 2024

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Cherno Samba, “quello di Championship Manager”

“Dovevo ordinare un nuovo telefono al mio gestore. Ho chiamato, e quando mi hanno detto che avrei dovuto attendere due o tre mesi ho pensato ‘nessun problema!’.

Poi il ragazzo mi ha chiesto come mi chiamassi, ho detto ‘Cherno Samba’. Sorpreso mi ha detto ‘Quello di Championship Manager? Lo avrà domani allora!’…”

Cherno Samba, intervista alla BBC

“Quello di Championship Manager”. Ecco chi è, nell’immaginario collettivo dei videogiocatori di fine anni ’90, Cherno Samba. Il miglior giocatore del mondo, o almeno quello che lo sarebbe diventato secondo i programmatori di “Championship Manager: Season 00/01”, che avevano reso l’allora quindicenne originario del Gambia il miglior prospetto di tutto quell’universo virtuale.

In un’epoca precedente all’avvento di internet, dove non esistevano patch correttive in corsa e certe previsioni definivano un’edizione del gioco quasi più dei valori assegnati ai grandi campioni, il team di ricerca si era espresso in questo modo non certo per caso. Del resto anche il prestigioso giornale spagnolo “Don Balòn” lo aveva inserito nella lista dei 100 migliori calciatori del futuro.

Merito forse delle ben 132 reti messe a segno in un campionato scolastico, score mostruoso considerato che si parlava di appena una trentina di gare. Una cifra che gli era valsa la chiamata nel Millwall e l’interesse di Liverpool e Manchester United.

I valori di Cherno Samba all’inizio di Championship Manager 00/01 (screenshot preso dal web)

Idolo virtuale

La fama di Cherno Samba crebbe smisuratamente quando il gioco che lo vedeva protagonista fu distribuito gratuitamente dal Daily Telegraph, finendo per essere giocato su praticamente ogni computer della Gran Bretagna. Inevitabile che milioni di giocatori costruissero le fortune della propria squadra affidandosi alle sue prodezze.

Del resto, a Championship Manager 2000/2001, Samba era l’attaccante ideale: veloce e potente, ambidestro, in possesso di grandi qualità tecniche e ben disposto a mettersi al servizio dei compagni, peccava leggermente di concretezza. Un difetto che virtualmente veniva presto colmato negli allenamenti, grazie alla sua enorme determinazione, regalandogli anni di gloria, trofei e premi individuali a profusione.

Dal vivo, invece, il ragazzo si perse quasi subito, scontrandosi con il calcio dei grandi dove le sue grandi risorse fisiche non bastavano più per marcare la differenza. A questo si aggiunse una pressione mediatica enorme, che non gli permetteva più di giocare con quell’istintività che lo portava a realizzare veri e propri capolavori.

“Ce l’ho fatta! Mi dissi. Sono il miglior giocatore del mondo!”

Cherno Samba, intervista alla BBC

Il suo sogno dichiarato era vincere il Mondiale con l’Inghilterra, ma dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili ha finito invece per giocare con il Gambia, registrando 4 presenze e una rete. Siglata contro la Tunisia nel 2010, quando Cherno aveva ormai 25 anni.

Tunisia-Gambia 1-2, 01/09/2010: Samba segna il 1° gol

La dura realtà di Cherno Samba

Invece che a Liverpool o a Manchester era finito ad Agrinio, in Grecia, a giocare nella seconda serie nazionale con la maglia del Panetolikos. Una comparsa e poco più, come in tutta una carriera professionistica a dir poco deludente.

Mai arrivato a esordire con il Millwall, scomparso dai radar dei grandi team e quasi dimenticato in Spagna tra squadre riserve di realtà non così nobili, aveva segnato l’unico gol in carriera a livello di club con un colpo di testa che aveva deciso la sfida di Championship (seconda serie inglese) tra il suo Plymouth Argyle, dov’era fresco esordiente, e il Coventry.

Era il 30 settembre 2006, Samba aveva 21 anni e qualcuno aveva addirittura parlato di rinascita. Così però non era stato, e da lì era iniziato un penoso quanto breve girovagare: Haka, in Finlandia, poi appunto il Panetolikos in Grecia. Infine il Tønsberg, seconda serie norvegese. I numeri del noto portale di statistiche Transfermarkt sono impietose: appena 27 presenze da professionista, un gol, 2 assist nel campionato riserve, 835 minuti in campo in circa 12 anni di carriera. Poco più di un’ora a stagione di media.

Poco più di un mese fa, dopo un brutto infortunio, il ritiro a soli 29 anni: alla fine non era cosa, non lo è mai stata. È stato soltanto un continuo rincorrere qualcosa di irraggiungibile, di virtuale, come i tanti successi avuti a Championship Manager.

E pensare che, quando aveva 15 anni, Cherno Samba veniva chiamato dai giornali “the England Savior”. Il salvatore dell’Inghilterra. E che una volta, mentre era sul bus con alcuni compagni di ritorno da scuola, fu chiamato al telefono da Michael Owen in persona. Fresco di Pallone d’Oro, il campione voleva sondare il terreno, sapere se un giorno avrebbe voluto giocare con lui nel Liverpool.

Soltanto un videogioco

È stato detto che i Reds lo volessero davvero, quel ragazzo prodigioso, ma che il Millwall si prese troppo tempo per decidere un prezzo e tutto sfumò. E probabilmente tutto era finito già in quel momento, e gli anni successivi sono stati soltanto l’inutile attesa di un treno ormai passato. Per un istante, o forse mai, soltanto un’illusione. Chi può saperlo?

“Ero distrutto. Buttai il mio talento dalla finestra. Che tu abbia 10, 15 o 30 anni, quando il passaggio a un grande club sfuma ti deprimi.

Cominciai a chiedermi chi fossi, e ci furono volte in cui provai a lasciare il calcio. A 14 anni giocavo già per l’Under-17, e ci giocavo ancora quando di anni ne avevo 17. Il che significa che non ero migliorato abbastanza.

Ironia della sorte: non ho mai giocato a Championship Manager. Ma non penso abbia influenzato la mia carriera. Si tratta soltanto di un videogioco.”

Cherno Samba, intervista alla BBC

Vero, ma almeno grazie a quel videogioco una soddisfazione rimarrà: Cherno Samba, per molti ragazzi di fine anni ’90 e in uno specifico universo videoludico, sarà sempre il “nuovo Pelé”. Con buona pace del cinico mondo “reale”.


Cherno Samba

Nato a: Banjul (Gambia) il 10 novembre 1985

Ruolo: attaccante

Squadre di club: Millwall, Cadice, Malaga B, Plymouth Argyle, Haka, Panetolikos, Tønsberg

Trofei conquistati:


SITOGRAFIA:

  • Ames, Nick (22/07/2015) Cherno Samba retires after modest career but as a Championship Manager legend, The Guardian

BIBLIOGRAFIA:

  • Samba, Cherno (2018) Still in the game (G2) – ACQUISTA

Leggi anche “Flop 11: Leggende di Football Manager”

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Simone Cola
Simone Colahttps://www.uomonelpallone.it
Amante del calcio in ogni sua forma e degli uomini che hanno contribuito a scriverne la leggenda

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