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Tag: curiosità

Blackburn Rovers-Darwen, 1880: la prima invasione di campo

La prima invasione di campo nella storia del calcio avviene addirittura nel novembre del 1880, nel Lancashire che si sta preparando a stravolgere il football fino ad allora conosciuto con l’introduzione del professionismo. Siamo ancora in un’epoca ingenua, dominata dalle squadre di amateurs formate dagli ex-studenti delle migliori scuole di Londra, campioni che molti nel nord operaio ammirano con riverenza, senza neanche immaginare di potervi competere.

Non tutti la pensano così, e il primo club a scagliare la pietra del professionismo è il Darwen: appena quattro anni dopo l’adozione del football come sport principale, i Darreners riescono grazie ai buoni uffici di un loro ex-giocatore trasferitosi in Scozia a ingaggiare due fenomenali campioni delle Highlands, l’attaccante James Love e il cerebrale difensore Fergus Suter: sarà proprio lui la causa scatenante della prima invasione di campo nel football. 

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Sam Bartram, il portiere nella nebbia

Il rinomato allenatore Alan Curbishley, che dal 1991 al 2006 si è seduto sulla panchina del Charlton, descrisse con poche ma efficaci parole l’eredità lasciata al club da uno dei suoi giocatori più rappresentativi di tutti i tempi:

Quando parli del Charlton uno dei primi nomi che qualsiasi tifoso o semplice appassionato cita è quello di Sam Bartram.

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La tribuna più antica del mondo

No dai, questa non la sapete. Questa è bella davvero. Fra le primizie della storia del calcio c’è ne è una davvero curiosa: la tribuna più antica e ancora rigorosamente in funzione è quella del Great Yarmouth Town Football Club, nel suggestivo scenario del Wellesley Recreation Ground, impianto disposto sulla costa ventosa del Norfolk.

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Cinque grandi decadute del calcio inglese

Prima di tutto una doverosa premessa: in questo periodo sto scrivendo, senza avere l’idea del risultato finale, quello che sarà il mio primo libro. Tratterà del football dei pionieri, che in questo sito ho raccontato molte volte, e lo farà seguendo lo spirito che ha portato alla nascita del progetto: nessuna pretesa di insegnare niente a nessuno, solo il desiderio di vedere realizzato qualcosa che non c’è e che a me personalmente farebbe piacere ci fosse.

Approfittando anche della stagione particolare vissuta dalla Premier League inglese quest’anno, che ha visto oltre il clamoroso trionfo del Leicester di Ranieri anche la retrocessione di due grandi e storici club quali Newcastle e Aston Villa, ho pensato di riassumere in poche righe la storia di altri club che un tempo dominavano il calcio albionico.

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Forse non tutti sanno che…La storia del primo “rigore a due tocchi”

Recentemente Lionel Messi ha riportato in auge un metodo di esecuzione dei calci di rigore decisamente inusuale. Invece di calciare il pallone verso la porta, il campione argentino ha toccato per il proprio compagno Suarez, trasformando il tiro in un passaggio decisivo.

Se a livello regolamentare questa tecnica è ineccepibile, a livello di convenienza presenta invece rischi ulteriori nel caso il compagno (posizionato fuori area) non sia abbastanza reattivo una volta toccato il pallone.

Questo “rigore a due tocchi”, da molti considerato eccessivamente irrisorio nei confronti dell’avversario, è stato probabilmente un omaggio a Johan Cruijff, icona del calcio mondiale e del Barcelona che in questi ultimi mesi sta affrontando una difficile battaglia contro un tumore ai polmoni.

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Cesáreo Onzari e “il gol Olimpico”

Ala sinistra argentina dall’eccellente qualità tecnica, Onzari crebbe nel General Mitre insieme al futuro campione del mondo (nel 1934, con l’Italia) Luis Monti, distinguendosi per la completezza che gli permetteva di superare quasi qualunque avversario e di effettuare precisi cross come tremendi tiri che finivano immancabilmente in gol.

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Forse non tutti sanno che…L’invenzione della rete

Sebbene il calcio avesse quasi mezzo secolo di vita, si dovette attendere fino al 1891 perché qualcuno pensasse di inventare la rete della porta, atta a raccogliere il pallone dopo la marcatura di un goal. Fino ad allora, nell’epoca del calcio dei pionieri e del football Vittoriano, era talvolta estremamente difficile per un arbitro stabilire se un goal fosse stato effettivamente segnato, soprattutto in caso di tiri forti e partiti da distanza ravvicinata.

A rendere il tutto ancora più difficile contribuiva il pubblico, che spesso preso dall’entusiasmo si accalcava intorno alle porte finendo per confondere chi doveva controllare se la palla fosse entrata o meno: erano infatti presenti due “giudici di porta” che aiutavano l’arbitro, ma anche la loro presenza non impediva che nascessero vere e proprie controversie.

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Carlo Bigatto, sigarette e Juventus

In un calcio italiano che stava rapidamente cambiando il proprio volto, e in una Juventus che stava finalmente scoprendo il proprio destino – diventare la squadra più vincente d’Italia – Carlo Bigatto fu uno dei più grandi protagonisti, simbolo di passaggio dal calcio dei pionieri e dei dilettanti a quello dei professionisti protagonisti dei grandi stadi in tutto il Paese.

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Come è nata la traversa

La storia del calcio e delle sue regole è lunga e complessa, e forse non tutti sanno che nelle regole originali create nel 1863 ad opera della “Football Association” – quando ad esempio venne stabilito che spinte e sgambetti erano infrazioni, così come toccare il pallone con le mani – non vi era traccia di un limite in altezza nelle porte di calcio.

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Josef Bican, il miglior realizzatore della storia del calcio

Erroneamente quasi la totalità degli appassionati di calcio è portata a pensare che il più grande goleador di tutti i tempi, il giocatore che più volte ha messo la palla in fondo al sacco, sia il brasiliano Pelé.

La “Perla Nera” è stato indubbiamente un grande campione, segnando un ragguardevole numero di reti, ma pur potendo vantare numerosi record non può vantare quello di miglior realizzatore della storia del calcio: questo titolo appartiene infatti ad un eroe purtroppo quasi completamente dimenticato, Josef Bican.

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