Chiedi chi fu Adriano Leite Ribeiro.
Chiedi e qualcuno ti dirà che per un periodo, un breve ma intenso periodo, lo si sarebbe potuto considerare il miglior centravanti al mondo senza timore di bestemmiare.
Perché se Ronaldo, O Fenomeno, era stato giocatore capace di spaccare in due la storia, evoluzione dei grandi campioni del passato con un fisico potente e scattante, Adriano sembrava essere giovanissimo la stessa evoluzione di Ronaldo, al quale cedeva il passo in termini di classe pura ma che poteva persino superare in potenza.
Il suo sinistro potente e preciso era il terrore di ogni portiere, il fisico scultoreo esaltava i tifosi dell’Inter, capaci finalmente di ritrovare un campione dopo la partenza del loro idolo, Ronaldo appunto.

E invece tutto finì forse nel momento più bello, quando il mondo era ai piedi di questo ragazzone che grazie al talento era riuscito a sfuggire alla difficile vita di una favela di Rio de Janeiro. La fama, i soldi, improvvisamente si ritorsero contro un ragazzo buono e ingenuo, vittima di se stesso e dei suoi demoni e che da anni è letteralmente scomparso dal mondo del calcio.
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