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Chi segna vince (Next Goal Wins): recensione film 2024

L’Everest è una delle montagne più alte al mondo, eppure un giorno un cieco riuscì a scalarlo. Quando gli chiesero come ci fosse riuscito, lui sorrise e rispose: “Un passo alla volta.”

L’11 aprile 2001, nel corso del 1° turno delle qualificazioni OFC (Oceania) ai Mondiali di Giappone & Corea 2002, l’Australia supera 31-0 le Samoa Americane. Si tratta di una partita da record, quella con il più grande scarto di reti nella storia dei confronti tra selezioni nazionali, una disfatta di proporzioni bibliche per gli sfortunati sconfitti che entrano nella storia del calcio nel peggior modo possibile.

Più di vent’anni più tardi Hollywood si ricorda proprio di questa storica partita, e di tutto quello che seguirà per la modesta nazionale delle Samoa Americane: il film “Chi segna vince” (Next Goal Wins), diretto dal regista e sceneggiatore premio Oscar neozelandese Taika Waititi, parte proprio dal clamoroso 31-0 incassato dagli australiani per raccontare una storia vera di rinascita sportiva, una vera e propria boccata d’aria fresca per chi è stanco del calcio dei milioni e dei milionari di oggi.

Chi segna vince, la storia vera della squadra peggiore al mondo

Australia-Samoa Americane 31-0 è già apparsa su questo sito nel lontano 30 maggio 2013, 4° articolo più vecchio presente tra gli oltre 300 che potete trovare. Impossibile del resto, per chi ama raccontare storie di uomini e di calcio, ignorare una partita tanto importante: sia per i vincitori, che probabilmente proprio in quel momento si decisero a cambiare continente calcistico nel tentativo di migliorare il loro livello, sia per gli sconfitti. Che dopo aver toccato il punto più basso della loro breve storia non riuscirono immediatamente a rialzarsi.

Soltanto 10 anni più tardi, malinconicamente ultimi nel ranking FIFA per Nazionali – che oggi li vede al 188° posto su 210 – i samoani americani si sarebbero resi conto che era necessario fare qualcosa per cambiare la situazione. L’uomo della provvidenza fu Thomas Rongen, ex tecnico dell’anno nella MLS statunitense e successivamente commissario tecnico della selezione giovanile Under 20 a stelle e strisce.

“Chi segna vince” parte proprio da qui. Da quando cioè la strada di un Rongen caduto in disgrazia, interpretato da un sempre notevole Michael Fassbender, si incrocia con quella che al momento può essere definita senza timore di smentite “la squadra peggiore del mondo”. Inizialmente scettico, il tecnico statunitense si sente un pesce fuor d’acqua in una realtà che non vive il calcio con la sua stessa passione.

Thomas Rongen e le Samoa Americane, rinascere insieme

La squadra è poi una vera e propria armata Brancaleone senza né capo né coda: un portiere improvvisato, nessuna conoscenza tattica, scarse qualità tecniche e atletiche. Scoraggiato, Rongen pensa prima di sfruttare l’occasione per farsi una vacanza esotica, quindi è più volte tentato di mollare. Fino a quando il presidente della federcalcio, allo stesso tempo ristoratore e cameraman alla TV locale, non riesce finalmente a scatenare in lui una riflessione che lo spingerà a cambiare.

Il cambiamento avviene anche grazie al confronto con i giocatori, soprattutto con Jaiyah Saelua, primo calciatore trans nella storia ad aver giocato una partita ufficiale di qualificazione ai Mondiali. Lentamente la squadra prende vita per davvero, e in sole tre settimane è chiamata a riscattarsi contro Tonga. Da questa partita dipenderà il futuro del calcio sull’isola, e forse anche quello umano dello stesso Rongen.

Il resto, è proprio il caso di dirlo, è storia vera. Storia che potrete cercarvi anche prima di andare al cinema, ma che di certo non sarò io a spoilerarvi. La mia recensione di “Chi segna vince” non può che essere positiva: questa divertente commedia sportiva scorre via che è un piacere, mostrandoci nel frattempo uno dei posti più suggestivi al mondo e un popolo tanto diverso dal nostro quanto uguale, alla fine, quando si parla di calcio e passione.

Le licenze poetiche su personaggi ed eventi non mancano: molti dei protagonisti quando non sono caricaturali risultano – in alcuni casi forse esageratamente – romanzati. Come ho detto nella mia recensione di “The English Game” di Netflix, però, si tratta di scelte stilistiche perfettamente comprensibili da un punto di vista commerciale, quasi dovute per puntare a un pubblico più esteso.

Una commedia divertente e coinvolgente

Chi vuole conoscere la storia in modo esatto può del resto consultare il documentario del 2014, dal titolo omonimo (“Next Goal Wins”) che pur splendido è rimasto circoscritto a un ristretto pubblico di appassionati. Le leggi di Hollywood impongono il contrario, e così ecco la storia personale di Rongen volutamente esagerata, il ruolo di maggior risalto di Jaiyah, la cronaca della sfida con Tonga quasi totalmente stravolta.

Compromessi che servono però per far funzionare un film che piacerà non soltanto agli appassionati di calcio, ma che può essere adatto a un pubblico decisamente più ampio e lancia messaggi molto importanti su tematiche fondamentali come passione, amicizia, fede e inclusione. Tutte cose che il calcio dovrebbe promuovere costantemente, e che in “Chi segna vince” emergono in modo efficace permettendo alla nazionale di calcio delle Samoa Americane di tornare protagonista della cronaca.

Stavolta non come “squadra peggiore al mondo”, ma esempio di come, nonostante tutti i guai che ha attraversato nel corso degli anni, il calcio sarà sempre capace di raccontare storie meravigliose e uniche. E che nello sport, come nella vita, c’è sempre spazio per una rivincita. “C’è sempre il secondo tempo”, come ricorda l’ottimo presidente Tavita (Oscar Knightley) a Rongen nel finale.

Questo film non parla di vittoria, non ha niente a che fare con l’amore che abbiamo per quello che definiamo “successo”. Perché alla fine cos’è il successo? Nel film è avere una squadra e riuscire a giocare una partita. E non esiste successo più grande.

Taika Waititi

Chi segna vince

  • Titolo originale: Next Goal Wins
  • Anno: 2024
  • Paese: Stati Uniti, Gran Bretagna
  • Genere: Commedia sportiva
  • Regia: Taika Waititi
  • Interpreti: Michael Fassbender, Oscar Knightley, Kaimana, Elisabeth Moss, Uli Latukefu
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