La Deed Lig 2024-2025, 57ª edizione del massimo campionato di calcio della Mongolia, ha attirato l’attenzione del mondo per i pessimi risultati di una squadra palesemente inadeguata al pur non altissimo livello della competizione. Sconfitta dopo sconfitta, goleada dopo goleada, il Tuv Azarganuud è la peggiore squadra al mondo nel 2024.
Non è certo comune sentir parlare del calcio in Mongolia. Parliamo del resto di uno dei Paesi più deboli al mondo, che non ha mai esportato giocatori di livello e dove il massimo campionato, seppur professionistico, non è certo in possesso del fascino necessario per attirare l’attenzione del pubblico mainstream. Eppure, verso la fine del 2024, la Deed Lig mongola è riapparsa improvvisamente su numerose testate italiane.
La caduta libera del Tuv Azarganuud
Il motivo, però, stavolta non era certo lusinghiero. Se infatti in passato si era parlato della Mongolia per la presenza di alcuni calciatori italiani come il portiere-giramondo Giacomo Ratto e la presenza di una squadra, il Brera Ilch, parte del gruppo calcistico gestito dal Brera Calcio di Milano – realtà di cui prima o poi dovremo parlare in maniera più approfondita – stavolta si è tornati a farlo a metà tra il tragico e il comico. “Merito”, se così si può dire, del Tuv Azarganuud, la squadra peggiore del 2024.
Nato nel 2018 come Tuv Buganuud FC, espressione della provincia del Tôv – la stessa della capitale Ulan Bator, che però ha amministrazione indipendente – il Tuv Azarganuud ha messo insieme nella prima parte (di tre) del campionato mongolo in corso numeri da incubo. Nelle 9 partite giocate fino a questo momento (la Deed Lig prevede la presenza di 10 club che disputano un totale di 27 partite) sono arrivate soltanto sconfitte, con risultati clamorosi e tragicomici che probabilmente rappresentano un record mondiale.
Il video proposto dal programma di TV8 Gialappa’s Night è eloquente: appena 2 le reti messe a segno, ben 111 (!) quelle incassate, uno 0-3 incassato in casa con il Khangarid come miglior risultato e un incredibile 0-21 con il Deren come peggiore. Numeri da record, quasi impossibili da spiegare anche a causa della scarsità di informazioni reperibili sulla massima serie calcistica della Mongolia.
Una squadra indebolita e senza soldi
Uno degli articoli più dettagliati su questa storia è stato realizzato da Fanpage.it, e spiega i risultati di questa vera e propria “armata Brancaleone” con una crisi economica che ha colpito la proprietà. In estate, infatti, il club ha dovuto rinunciare a tutti i giocatori più rappresentativi, come ad esempio il 34enne attaccante della Nazionale Tsedenbalyn Tümenjargal ceduto al Brera Ilch. I sostituti non si sono evidentemente rivelati all’altezza, e del resto lo score prima della pausa invernale è eloquente.
In questo momento il Tuv Azarganuud è ovviamente ultimo in classifica, a 10 punti di distanza dal terz’ultimo posto che varrebbe la salvezza. Una distanza non del tutto impossibile da colmare nelle 18 partite che restano, ma che considerando quanto visto fino a questo momento appare davvero proibitiva. Una vera e propria debacle sportiva per una squadra che gioca in massima serie dal 2021, e che nelle ultime 3 stagioni si era sempre piazzata al 5° posto mettendo in mostra anche alcuni talenti.
Numeri (purtroppo) da record
Nelle 9 gare giocate fino a questo momento il Tuv Azarganuud è già riuscito a fare peggio del Sumida Gepro, retrocesso nel 2020 sempre in Mongolia con 18 sconfitte su 18 gare giocate, 7 gol messi a segno e 97 incassati. Numeri che ai tempi avevano fatto pensare che fosse impossibile fare peggio, ma che invece sono già stati ampiamente superati. Il 21-0 incassato in casa contro il Deren è stato seguito dal 20-1 subito, sempre davanti ai propri tifosi, contro il Brera Ilch, risultato che ha chiuso un 2024 da dimenticare.
In una sola estate una delle realtà più solide del calcio mongolo si è sciolta come neve al sole. I tempi delle vittorie (come il 9-0 rifilato al retrocesso Bavarians la scorsa stagione) e dei 50 gol in circa 50 presenze del bomber Tümenjargal sembrano adesso un lontano ricordo. Il Tuv Azarganuud tornerà in campo a marzo dopo la pausa invernale, ma è difficile che possa accadere qualcosa in grado di evitare una retrocessione già scritta: questo club sembra destinato a entrare nella storia, anche se nel peggiore dei modi.