Eddy de Neve è stato l’autore dei primi gol dell’Olanda: nella prima partita giocata dalla Nazionale segnò addirittura 4 reti, iniziando il percorso che avrebbe poi visto emergere campioni assoluti come Cruijff, Van Basten e Van Nistelrooy. Fuori dal campo, però, la sua vita fu sfortunata e si concluse con un tragico finale.
Quando morì, prossimo ai sessant’anni e prigioniero dei giapponesi che avevano invaso la sua patria, le Indie Orientali, Eddy de Neve, nato Eduard Karel Alexander, probabilmente lo fece con lo spirito del soldato. Quella che era stata la sua vocazione per quasi tutta la vita, e professione per pochi anni che però poteva considerare i migliori.
In precedenza, però, Eddy de Neve era stato anche un calciatore, una delle prime stelle del calcio olandese – tra i primi movimenti organizzati al mondo al di fuori della Gran Bretagna – e in assoluto il primo goleador della futura selezione oranje, che nei primi anni di vita scendeva però in campo con una ben più classica maglia bianca ornata con i colori della bandiera nazionale.
Il calcio era arrivato in Olanda verso la fine degli anni ’80 del XIX secolo grazie al 14enne Pim Mulier, che ne aveva appreso le basi durante gli studi in Inghilterra. Addirittura nella stagione calcistica 1888/1889, mentre nella patria del calcio andava in scena il primo campionato professionistico che sarebbe stato vinto dagli “Invincibili” del Preston North End, in Olanda era stato disputato un torneo simile, mai però riconosciuto di pari importanza perché giocato da dilettanti e senza un calendario preciso ed equo.
30 aprile 1905: appuntamento con il destino
Fu in questi anni che emerse la figura di Willem Hesselink, il primo grande bomber olandese e personaggio straordinario anche fuori dal campo. Per molti sarebbe stato sicuramente lui l’attaccante su cui avrebbe ruotato il gioco della Nazionale al suo debutto ufficiale. Ma il destino avrebbe scelto diversamente.
Quando l’Olanda fu finalmente pronta per scendere in campo nella sua prima partita internazionale, l’amichevole con i vicini di casa del Belgio organizzata per il 30 aprile del 1905, Hesselink si trovava a Monaco di Baviera per motivi di studio e stava splendendo nientemeno che nel Bayern Monaco.
Così la scelta per il ruolo di perno dell’attacco era ricaduta su Eddy de Neve. Nato nell’odierna Indonesia, all’epoca territorio olandese noto come Indie Orientali, si era trasferito con la famiglia a L’Aia dopo la morte del padre ed era emerso come eccellente atleta e calciatore nel Quick. Quindi si era trasferito al Velocitas di Breda, dove aveva svolto il servizio militare, per poi tornare a casa militando nell’HBS Craeyenhout, oggi squadra impegnata tra il 5° e il 6° livello del calcio olandese ma molto importante in epoca pionieristica.
Eddy de Neve e un poker storico
Sconfiggere il Belgio era una questione di onore. Anche se quella in programma sarebbe stata la prima partita ufficiale dell’Olanda, infatti, una selezione di calciatori olandesi era già scesa in campo contro il Belgio all’inizio del secolo – specificatamente nel 1901 – per la Coupe Vanden Abeele che questo aveva ideato per sfidare i Paesi vicini. Per l’Olanda era stata una vera e propria disfatta, una sconfitta 8-0 firmata dai fratelli inglesi “belgi” Herbert e Walter Potts, il primo autore di ben 7 reti.
Il 30 aprile del 1905 fu probabilmente il giorno più importante nella vita di Eddy de Neve: dopo aver portato in vantaggio l’Olanda all’80esimo minuto, vanificò il pareggio belga segnando una memorabile tripletta nei tempi supplementari e firmando da solo il 4-1 con cui la sua Nazionale esordiva in campo internazionale. Era nata una stella, che però vedeva ancora il calcio come nient’altro che un gioco, molto meno importante degli obiettivi che si era prefissato nella vita.
Ripercorrere le orme paterne, costruirsi una famiglia, raggiungere la tranquillità economica. Così, quando due anni più tardi abbandonò il calcio, dopo aver segnato un’altra doppietta nella seconda e ultima partita giocata con la Nazionale sempre contro il Belgio, Eddy non si voltò indietro. Con 2 presenze e 6 reti sarebbe stato il capocannoniere dell’Olanda fino al 1909, quando venne superato da Edu Snethlage. Anche lui stella del Quick, anche lui nato nelle Indie Orientali che del resto anche in futuro avrebbero prodotto giocatori di ottimo livello come ad esempio Law Adam, vero ideatore del celebre “doppio passo”.
Una vita piena di amarezze
Il pallone, del resto, gli aveva dato anche qualche problema fisico, in particolare a un ginocchio, che rischiava di compromettere la sua carriera militare. Questa fu comunque di breve durata, dato che già nel 1909 fu congedato mentre ricopriva il ruolo di tenente nelle Indie Orientali in cui aveva sempre desiderato tornare. Si dedicò allora agli affari e a costruirsi una famiglia, ma in entrambi i casi la fortuna non gli sorrise.
Gli impieghi presso le piantagioni locali di canna da zucchero non si rivelarono redditizi, mentre anche il matrimonio con l’inglese Daisy Maud Green, a cui aveva chiesto la mano in un viaggio da favola a Genova e che gli aveva dato un figlio, Gilles Jr., terminò dopo 12 anni quando la donna tornò in Inghilterra lasciandolo solo.
Non furono le uniche amarezze che la vita riservò al primo goleador dell’Olanda: l’amato fratello Gilles, che come lui aveva cercato la propria realizzazione nella carriera militare, era morto durante una ricognizione sull’Isola di Sumba, sbranato dai cannibali che lì vivevano, mentre il figlio, il cui nome era un omaggio allo sfortunato zio, sarebbe morto nel 1944 a bordo del proprio aereo mentre sorvolava l’Inghilterra per combattere i nazisti.
Eddy de Neve, una delle tante vittime dei Jappenkampen
Un anno prima Eddy de Neve era scomparso, a quasi 60 anni, in uno dei tanti campi di sterminio passivo (Jappenkampen) che i giapponesi avevano creato dopo aver conquistato le Indie Orientali. Luoghi in cui si poteva morire per punizioni corporali, fatica, malnutrizione forzata, malattia.
Il primo bomber olandese sparì così, inghiottito dall’orrore della storia e temporaneamente dimenticato dal calcio che lui invece aveva ricordato nel 1938 con un libro, “Re del calcio” (Koning Voetbal) scritto in occasione della partecipazioni delle Indie Olandesi ai Mondiali di Francia.
Proprio il calcio avrebbe però permesso al suo nome di restare per sempre nella storia. Al termine della guerra questo sport divenne una cosa estremamente seria, finalmente, anche in Olanda. Da quel momento il torneo è diventato professionistico, e la maglia dell’Olanda che più volte è arrivata tra le prime al mondo è stata indossata da attaccanti leggendari come Johan Cruijff, Marco Van Basten e Ruud van Nistelrooij.
Tra loro Eddy de Neve sarà però per sempre ricordato, anche sul sito ufficiale della federcalcio olandese, come l’autore del primo gol mai segnato dall’Olanda e conosciuto da milioni di tifosi. Qualcosa che mai quel giovane attaccante avrebbe potuto immaginare, in quel magico pomeriggio del 30 aprile del 1905.
Eddy de Neve
- Nazionalità : Olanda
- Nato a: Batavia (Indonesia) il 2 gennaio 1885
- Morto a: Buitenzorg (Indonesia) il 30 agosto 1943
- Ruolo: attaccante
- Squadre di club: Quick den Haag (OLA), Velocitas Breda (OLA), HBS Craeyenhout (OLA)
- Trofei conquistati: Campionato Olandese 1905/1906