L’articolo che state per leggere è stato scritto da Nicholas Gineprini, autore del libro “Il Sogno Cinese 中国梦 Storia ed economia del calcio in Cina” e creatore del portale dedicato al calcio in questa particolare e pittoresca realtà “Calcio8Cina”: il consiglio è quello di seguire questo progetto per scoprire tanti dati e curiosità su un mondo calcistico così diverso e affascinante come quello cinese.
Nell’estate del 2018 alcuni tifosi del Tianjin Teda, si sono recati nella città di Weifang (provincia di Shandong) per assistere al match della propria rappresentativa giovanile valido per il campionato U17. Nulla di rilevante dal punto di vista della prestazione, ma assolutamente per quel che concerne la cultura sportiva. Tianjin e Weifang sono le due città che hanno segnato l’inizio e la fine della vita di Eric Liddell: scozzese, missionario, atleta olimpico, ma soprattutto un eroe per il popolo cinese e i supporters del Tianjin Teda.
Così un tifoso del Teda, Guanpeng Wang, uno dei fondatori del gruppo ultras Flying Tigers of Tientsin, scrive sui propri profili social.
Prima di andare a vedere la partita, sono stato al campo di concentramento di Weifang, con fiori blu e bianchi (i colori della mia squadra), ho scritto una lettera e portato una bandiera. Volevo dire grazie a Mr. Eric Liddell. Questo è il posto dove ci ha lasciati. Non tutti credono negli eroi, ma credo che Eric debba essere definito come tale.
Durante la settimana della Festa Nazionale Cinese (1-7 ottobre) mi sono recato a Tianjin in vacanza per un paio di giorni. La città sorge a mezzora di treno da Pechino, ed è nota per essere stata attraversata dalle influenze straniere durante la prima metà dello scorso secolo. Alcune parti della città di Tianjin erano delle concessioni delle forze straniere che avevano occupato la Cina ed anche l’Italia aveva un proprio distretto. Oggi i vari palazzi dallo stile europeo sono stati ristrutturati, ma non aspettatevi di immergervi nell’Italia se visitate l’ex concessione, in quanto è pieno di ristoranti e negozi di ogni nazionalità, dai francesi ai tedeschi, dai thailandesi ai ristoranti che offrono prodotti “Italian Style”.
In una delle tante concessioni stranieri sorge quello che era il Minyuan Stadium, ovvero la casa del Tianjin Teda FC negli anni scorsi, oggi riadattato a parco pubblico, circondato da ristoranti internazionali. Proprio di fronte al Minyuan Stadium sorge una sorta di Coppa del Mondo, sopra la quale vengono raffigurati tre giocatori: un portiere, un calciatore che si accinge a calciare un pallone e un altro in mezza rovesciata.
Lo stadio fu progettato da Eric Liddell e finito di costruire nel 1926. Il Minyuan cercava di ricalcare lo stile dello Stamford Bridge del Chelsea, impianto in cui questo straordinario atleta scozzese amava correre e che durante l’epoca dell’Inghilterra vittoriana aveva ospitato l’annuale Grand Prix nazionale di atletica leggera.
La vita e le imprese di Eric Liddell
Eric nacque in Cina il 16 gennaio 1902 da genitori missionari, proprio nella città di Tianjin. Egli trascorse la maggior parte della sua giovinezza ad Edimburgo, dove si laureò. Nel 1924 arrivò la sua consacrazione come sportivo, vincendo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi sui 400 metri. Eric era un credente convinto, e in quella stessa manifestazione si rifiutò addirittura di correre la finale dei 100 metri perché si svolgeva di domenica, giorno di preghiera e di riposo.
Dopo l’oro alle Olimpiadi conquistato a soli 24 anni, tutti si aspettavano una carriera sportiva brillante da parte di Eric (che aveva fatto parte anche della nazionale scozzese di rugby tra il 1922 e il 1923 segnando quattro mete), il quale però decise di perseguire i propri scopi umanitari, e con grande sorpresa, tornò in Cina l’anno seguente. Prima a Tianjin, e successivamente a Xiaozhang (provincia di Hebei), Eric fu missionario e insegnante in un college anglo-cinese. Fu in quel periodo, che a Tianjin, lo scozzese diede il via al progetto del Minyuan Stadium.
La vita di Eric Liddell, fu scossa dall’inizio delle ostilità nella seconda guerra sino-giapponese. Nel 1941, con gli invasori che conquistavano sempre più territori, i vari missionari inglesi decisero di tornare in patria. Eric, che al tempo era sposato e aspettava un secondo figlio, decise di non seguire la famiglia e di continuare a servire il proprio paese assieme al fratello Rob, che si trovava a Xiaozhang come dottore.
Una fine eroica e tragica
I giapponesi nel 1943 conquistarono Xiaozhang e deportarono Eric Liddell al Weishen Internment Camp, nella città di Weifang dove rimase per due anni prima di morire a causa di un tumore al cervello. Nonostante le condizioni di vita via via sempre più difficili, Eric non si perse d’animo e divenne una guida ed un sostegno per le persone che si trovavano assieme a lui a Weishen. Lo scrittore Norman Cliff, che si trovava nel campo assieme a Eric, nel suo libro “The Courtyard of the Happy Way” (dove racconta l’esperienza di Weishen), descrisse così lo scozzese.
Il miglior cristiano gentiluomo che abbia mai incontrato, nonostante le difficili condizioni non l’ho mai sentito proferire una parola di disgusto nei confronti di altre persone. Spesso durante il pomeriggio organizzava attività sportive, o qualcosa che rassomigliava alle danze che i cinesi usavano ballare nelle piazze dopo cena.
Eric Liddell morì il 21 febbraio del 1945, ma le su gesta non sono furono mai dimenticate: nel 2002, in seguito a un sondaggio nazionale indetto dalla Scottish Sports Hall of Fame, è stato votato come lo sportivo scozzese più grande di sempre. Eric ha trovato spazio anche nel cinema nello straordinario film del 1981 “Chariots of Fire” (“Momenti di Gloria”) vincitore di un premio Oscar, di cui un remake è stato realizzato nel 2012. Eroico fino all’ultimo, in uno scambio di prigionieri che gli avrebbe concesso la libertà preferì cedere il posto a una donna incinta: oggi riposa nel Mausoleo dei Martiri di Shijiazhuang.
Oggi il Tianjin Teda non gioca più al Minyuan Stadium. La squadra della Chinese Super League lasciò il piccolo stadio da 18.000 posti nel 2007, quando si trasferì al TEDA Stadium (di proprietà). Oggi il Tianjin gioca all’Olimpico, un’immensa struttura da 60.000 posti, sicuramente eccessivi per una compagine che attrae dai 15 ai 20.000 spettatori a partita. Nonostante il solito caos che circonda le tifoserie e l’organizzazione del calcio cinese, Eric Liddell, ancora oggi, continua ad essere uno dei simboli per gli appassionati del Tianjin Teda.