Il più grande calciatore albanese di tutti i tempi è unanimamente considerato la mezzala Panajot Pano, maestro di tecnica e in patria considerato un campione unico, capace di rivaleggiare persino con Pelé e Maradona.
Nato nel 1939 a Durazzo e di origini greche, Pano cominciò nelle giovanili dell’SK Tirana come portiere, ma ben presto scoprì di trovarsi molto più a suo agio nella parte opposta del campo diventano una mezzala tecnicamente dotata e capace sotto porta.
Dopo due stagioni arrivò il passaggio, poco più che ventenne, ai grandi rivali dell’SK, il Partizani Tirana, al quale legò tutta la sua carriera. Dopo averlo notato in una gara contro la loro squadra, ai tempi la più forte d’Albania, i dirigenti del Partizani non persero tempo e lo ingaggiarono appena concluso il servizio di leva, durante il quale Pano si era distinto nella squadra militare.
Un campione totale
In quindici stagioni, con la maglia del “Toro Rosso”, Pano vinse tre volte la classifica marcatori e portò il club a conquistare sei coppe d’Albania e quattro campionati. A discapito della stazza ridotta, era capace di distinguersi in ogni zona del campo, diventando particolarmente letale dalla trequarti in su grazie a una fantasia sconfinata, una tecnica meravigliosa e una combattività senza pari, doti che lo rendevano capace sia di rifinire l’azione che di concluderla personalmente. Non fu certo un caso che fu paragonato a grandissimi come Eusébio, Di Stéfano e Puskás.
Visto che la Nazionale esordì solo negli anni ’60, non fece in tempo a mettersi in mostra anche con la casacca della sua rappresentativa, mettendo comunque insieme 28 partite condite da 4 gol, cifra da non buttare via.
Non poté mai giocare in un contesto calcistico diverso da quello albanese: le offerte non mancavano, ma il regime comunista di Enver Hoxha, al potere durante la sua carriera, non permetteva a nessuno di lasciare il Paese. Fu dunque per questo che Panajot Pano non poté mai “spiccare il volo”, nonostante le offerte non mancassero da parte di movimenti calcistici ben più prestigiosi di quello albanese.
Orgoglio d’Albania
Joti, come era soprannominato dai suoi tifosi, è stato selezionato dalla federazione albanese come “Golden Player”, calciatore del secolo, e ha ricevuto il premio “Onore della Nazione”, un onore mai riservato a uno sportivo prima. È stato inoltre inserito dalla UEFA nella lista dei 50 calciatori europei più forti di sempre, insieme ai mostri sacri a cui sempre era stato paragonato e con cui mai si era potuto davvero misurare.
Muore nel 2010 a Jacksonville, in Florida, dove si era recato a trovare i figli, ad appena 71 anni. Al suo funerale, che si svolge in patria nel prestigioso Palazzo dei Congressi, ci sono più di centomila persone.
La figura di Pano è ricordata anche da Franz Beckenbauer, che nel 1967 lo affrontò con la Germania. Una storica partita che si concluse 0-0 ma che fu letteralmente dominata da Joti e i suoi compagni.
“Forse lui non si ricorderà di me, ma io mi ricorderò per sempre di lui”, disse dopo la gara un giovane “Kaiser”, impressionato da quello che in campo era riuscito a mostrare il più grande fuoriclasse di sempre, in quella terra martoriata eppure bellissima che è l’Albania.
SITOGRAFIA:
- Fero, Enxhi (21/12/2013) Panajot Pano, la Storia albanese che non conoscete, TuttoCalcioEstero