I Celtic di Glasgow sono una delle squadre più note, antiche e vincenti della storia del football: oltre ad aver conquistato 46 volte il campionato scozzese e 36 volte la coppa nazionale, i Bhoys hanno raggiunto due volte la finale della Coppa dei Campioni, trionfando nell’edizione 1966-1967, quando la squadra – composta interamente da calciatori nati a Glasgow e dintorni – superò l’Inter di Helenio Herrera a Lisbona, impresa che valse ai protagonisti il soprannome di Lisbon Lions.
Tutto era nato quasi un secolo prima per merito di un prete, che impresse per sempre il suo credo nell’anima della squadra, la parte cattolica di Glasgow: il suo nome era Andrew Kerins, ma passò alla storia come “Fratello Walfrid”.
Nato in Irlanda, Kerins divenne prete e insegnante in giovane età, trasferendosi presto per ordine della sua congregazione, i Fratelli Maristi, in Scozia.
Anima celtica
A Glasgow notò che il calcio, che proprio in quegli anni andava prendendo piede anche tra la gente comune, era uno straordinario veicolo di aggregazione e alla soglia dei cinquant’anni fondò, nel 1888, i Celtic di Glasgow. L’ispirazione e lo scopo furono “presi in prestito” dal più antico club dell’Hibernian di Edimburgo, e come questi i Celtic cominciarono a giocare per raccogliere fondi destinati ai bambini poveri della città.
I colori sociali bianco e verdi ricordavano, come il nome stesso del club, le origini celtiche del suo fondatore, divenuto nel frattempo noto appunto come “Fratello Walfrid”. I Celtic di Glasgow sarebbero diventati la squadra più forte di sempre del calcio scozzese, mentre Kerins – che poi fu trasferito a Londra – continuò la sua opera di carità fino alla morte. Il club lo ricorda con una statua eretta in suo onore nel 2005 proprio fuori dal Celtic Park.