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Harry Cursham, il cecchino della FA Cup

Il nome di Harry Cursham è oggi a stento ricordato nella storia del football inglese: numerosi eroi sono venuti dopo di lui, stella del Notts County durante l’epoca del football vittoriano, ma nessuno di questi è riuscito mai a cancellare il suo record, che dura ormai dal lontano 1887.

Fu in quell’anno infatti che Cursham, attaccante scaltro e dotato di un tiro letale, segnò l’ultimo dei 49 gol che lo hanno reso il miglior marcatore di sempre nella FA Cup, la Coppa d’Inghilterra, il più antico trofeo calcistico al mondo.

Nato nei dintorni di Nottingham il 27 novembre del 1859, figlio di un pastore anglicano e fratello minore di Arthur, come questi fu una stella sia del calcio che del cricket – sport che all’epoca si spartivano numerosi atleti – distinguendosi soprattutto nel primo.

Con l’Inghilterra giocò 8 partite e segnò 5 reti (Arthur si fermò a 6 gare e 2 reti) ma come detto fu con il Notts County in FA Cup che seppe distinguersi, stabilendo un record che soltanto Ian Rush è riuscito ad avvicinare, fermandosi a quota 44 marcature.

Calciatore universale

In dieci anni Cursham segnò ben 49 goals, tra cui una memorabile “sestina” ai poveri Wednesbury Strollers, distrutti 11-1 nel 1882: questa memorabile partita segnò l’adozione per la prima volta di un arbitro neutrale, visto che si trattava di un replay dovuto alle vibranti (e ingiustificate, a giudicare dal risultato finale) proteste degli avversari nella prima gara, terminata 5-5.

Bisogna tenere presente che fino alla stagione 1888/1889 non esisteva un campionato, e questo lo rese quindi una vera e propria star dell’epoca, tanto che finì pure per giocare per il Corinthian, la più forte squadra dilettantistica nella storia del football, artefice di numerose tournée volte a spargere il verbo del calcio in giro per il mondo e che nelle sue fila invitava a giocare solo quei calciatori che riteneva i migliori del Paese.

Robusto, rapido nella corsa e molto abile nel dribbling, oltre che per il letale istinto del goal questo straordinario calciatore si distingueva anche per l’enorme intelligenza tattica, che gli permise di giocare in ogni ruolo, dalla difesa all’attacco, sempre con grande profitto.

Un ritiro precoce

Harry Cursham si ritirò ad appena trent’anni, in un’epoca che non prevedeva che il football pagasse i suoi eroi, per dedicarsi al lavoro, riuscendo a partecipare giusto al primo campionato inglese di sempre: il Notts County – il più antico club professionistico al mondo – si piazzò all’11° posto su 12 partecipanti.

Anche il contributo di Cursham fu modesto, appena 2 goal in appena 8 gare disputate: questo perché, in virtù della sua esperienza, la fragile compagine di cui faceva parte lo utilizzò prevalentemente come difensore, schierandolo come punta in soltanto 3 occasioni.

Lasciò dopo aver segnato ben 208 reti, miglior marcatore di sempre del Notts County tenendo presente però che solo 53 di queste furono segnate in gare ufficiali, che furono comunque appena 53.

A differenza del fratello – morto giovanissimo in America a causa della “febbre gialla” – Henry Cursham ebbe una vita lunga, morendo a 82 anni poco distante da dove era nato e vissuto e dove era stato a lungo uno dei primi idoli del calcio britannico.


SITOGRAFIA:

  • Knifton, John (18/09/2015) Notts £100 million striker (1877-1891) (first half), John Knifton

BIBLIOGRAFIA:

  • Metcalf, Mark (2014) The Origins of the Football League – The First Season, p. 262, Amberley
  • Cola, Simone (2016) Pionieri del Football – Storie di calcio vittoriano, Urbone Publishing

 

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