Cinema nel Pallone: See You in Montevideo

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Nel luglio del 1930 vengono giocati in Uruguay i primi Mondiali di calcio, un evento che senza alcun dubbio lascia un segno indelebile nella storia del calcio. Mai prima di allora si era svolto un torneo che vedesse le migliori scuole calcistiche del mondo sfidarsi per stabilire quale fosse la migliore, mai prima di allora si erano avuti, in uno spazio tanto ristretto, tanti straordinari campioni.

A dire il vero numerose e prestigiose furono le defezioni che il torneo concepito da Jules Rimet subì: forti della loro autoproclamata superiorità naturale, i britannici rifiutarono in blocco di attraversare l’Oceano per dimostrare ciò che per loro era ovvio, e per motivi diversi – prettamente di natura economica, dato che ai tempi il calcio per molti era “soltanto un gioco” – mancarono all’appello anche numerose rappresentative europee.

A tenere alto l’onore del Vecchio Continente giunsero infine soltanto Francia, Romania, Belgio e Jugoslavia: soltanto quest’ultima avrebbe davvero dimostrato di non essere lì per caso, arrivando anzi ad un passo dalla finale e perdendola per un arbitraggio quantomeno discutibile.

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Robin Friday, il prodigio ribelle del calcio

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Robin Friday, il prodigio ribelle del calcio “Dotato di un incredibile resistenza, era un ribelle fuori dal calcio. Ballava nudo nei club, andava nudo nei pub. Fumava alla luce del sole canne e ingoiava pasticche. Faceva baldoria tutta la notte e poi tornava a casa e metteva la musica che amava a manetta fino all’alba. … Leggi tutto

“Euzkadi – La Nazionale della libertà”, una storia di calcio e antifascismo

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1936: in Spagna scoppia la Guerra Civile, un conflitto sanguinoso che dilania il Paese e che vede le truppe fasciste guidate da Francisco Franco effettuare un colpo di Stato ai danni della Repubblica. In breve i franchisti arrivano ad occupare la maggioranza del Paese, e mentre una dopo l’altra le città cadono sotto l’avanzata dei fascisti spagnoli, spalleggiati dai “colleghi” giunti da Italia e Germania, il neonato governo basco è autore della nascita di una rappresentativa calcistica destinata ad entrare nella storia: Euzkadi, “la Nazionale della libertà”.

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“Il meraviglioso giuoco”: l’avvincente libro di Enrico Brizzi tra ricerca e narrativa

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Del calcio pionieristico in Italia in molti hanno scritto, spesso con buoni risultati ma ancor più spesso limitandosi a sciorinare statistiche, nomi e curiosità. Opere necessarie e doverose, perché per comprendere quanto e come questo “meraviglioso giuoco” – traduzione del beautiful game con cui è noto in Inghilterra – si sia fatto largo tra noi … Leggi tutto

“Ho scoperto Del Piero – La storia di Vittorio Scantamburlo”: la mia recensione del nuovo libro di Alberto Facchinetti

Ho scoperto Del Piero

Avevo compiuto da un giorno tredici anni, il 10 novembre del 1987, quando la sua 126 bianca parcheggiò davanti al campetto dove stavo giocando, con la maglia del San Vendemiano. Setacciava il Veneto alla ricerca di giovani talenti, fin dal primo momento ha creduto nel mio. Sono finito sul suo mitico quadernetto, nel tabellino della partita scrisse il mio nome con accanto tre asterischi, vale a dire il massimo dei voti. Così mi segnalò al Padova. E pochi mesi dopo la mia carriera ha avuto inizio. Quella è stata la mia occasione, la porta che si è aperta per il mondo che avevo sempre sognato.

Io non l’ho mai dimenticato.

A volte ripenso a cosa sarebbe stato di me senza quelle tre stellette. Forse sarebbe arrivata un’altra macchina, con un altro al posto di Vittorio alla guida. Forse sarei stato segnalato da qualcun altro. Ma se non fosse arrivato nessuno in quel campetto di provincia? Se quel giorno non avessi giocato bene, e non l’avessi convinto? A volte mi capita di pensarci, come in quel film, “Sliding Doors”, cosa sarebbe successo se…

E invece è successo, e sono felice che sia andata così, sono felice che a “scoprirmi” sia stato lui, Vittorio, perché faceva quel lavoro con passione, perché ripensando a quel giorno ancora si commuove, perché vorrei che tanti ragazzi potessero avere la fortuna che ho avuto io. Sono sicuro che in tanti campi di provincia ci sono giovani che aspettano l’occasione che ho avuto io. Non tutti potranno fare la stessa strada, ma sarebbe bello che Vittorio Scantamburlo fosse preso come esempio da tanti, perché farebbe bene al calcio e a chi lo ama.

(Alessandro Del Piero, dalla prefazione)

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“La vera storia della maglia del Cagliari” (Mario Fadda)

Per ogni appassionato di calcio italiano il Cagliari rappresenta una squadra unica nel suo genere e per questo estremamente affascinante: unica rappresentanza di un’intera isola – perlomeno ad alti livelli – il sodalizio rossoblù sorto nel 1920 ha saputo nella sua lunga storia superare mille difficoltà e addirittura appuntarsi sul petto uno Scudetto storico, quello del 1970 arrivato grazie alle reti di Gigi Riva e alla sapienza dell’allenatore Scopigno.

Nonostante questi notevoli risultati e l’importanza indubbia nella storia del calcio italiano, capita spesso che la storia dei sardi presenti dei buchi oscuri, domande prive di risposte certe, domande a cui cerca di rispondere lo storico e ricercatore Mario Fadda in questo bel volume dal titolo inequivocabile: “La vera storia della maglia del Cagliari”, 

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Cinema nel Pallone: Pelé

Edson Arantes do Nascimento. per tutti semplicemente Pelé, è da molti considerato il più grande calciatore della storia e senz’altro uno dei più iconografici, in molti paesi simbolo stesso del calcio e della sua essenza più pura. La sua vita è stata la prima vera e propria favola che il futebol ricordi, quella che racconta di un ragazzo nato e cresciuto in povertà e che grazie ad un talento enorme e una ferrea volontà ha saputo diventare il più grande al mondo contribuendo anche in prima persona alla trasformazione del calcio brasiliano, che fino al suo avvento era rispettato ma non certamente temuto. Logico che una vita come la sua fosse perfetta come soggetto per un film, e anzi quello che stupisce è semmai che si sia arrivati a farlo nel 2016, e forse questo è uno dei motivi per cui questa buona pellicola sceglie coraggiosamente di romanzare la storia nel tentativo riuscito di fare qualcosa di molto diverso da una sterile – per quanto accurata – monografia. 

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“Il sogno cinese” (Nicholas Gineprini)

Il calcio cinese è il calcio del futuro? I recenti pazzeschi investimenti che il mondo del pallone ha visto compiere da parte del “Celeste Impero” non sono una risposta, ma sicuramente hanno avuto il merito di catturare l’interesse di un mondo che soltanto fino a pochi anni fa ignorava una nazione con oltre un miliardo di abitanti domandandosi, al limite, come fosse possibile che con una popolazione così vasta nessuno riusce a trovare undici validi interpreti dell’arte del pallone.

Adesso gli acquisti di giocatori come Paulinho, Alex Teixeira e Jackson Martinez e Ezequiel Lavezzi hanno reso indubbiamente le compagini cinesi più forti a livello di club e alzato la spettacolarità del campionato, con il conseguente inserimento della Cina tra le possibili destinazioni di campioni di ogni età in sede di calciomercato – arrivando a clamorose boutade come quella che riguarda Zlatan Ibrahimović – ma la domanda di fondo ha soltanto cambiato forma, restando nei fatti la stessa: l’acquisto a peso d’oro di campioni prezzolati aiuterà la crescita di un movimento che per oltre un secolo è rimasto inferiore per qualità a quello di paesi rivali come Giappone e Corea del Sud?

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“La promessa” (Libro+DVD) di Giovanni Aloi

Chiedi chi era Paolo Pizzirani. Chiedilo al calcio, quel mondo di cui avrebbe dovuto far parte come uno dei protagonisti principali, e con ogni probabilità non avrai alcuna risposta: sparita troppo presto, la promessa di Bologna, per meritare una pagina di Wikipedia o un video, qualche ricordo di quelle prodezze che facevano strabuzzare gli occhi ai tanti scout che giorno dopo giorno venivano a vederlo prevedendo per lui un futuro ai massimi livelli.

Chiedilo allora ad Alessandro Turrini, l’amico d’infanzia, quello che non dimentica: “Paolo era un 10 vecchio stile, una mezz’ala. Un dio greco con gli occhi azzurri, gentilissimo e dotatissimo non solo nel calcio. Gli ho visto mettere gli sci per la prima volta e scendere giù tranquillo, imbracciare una racchetta da tennis e vincere un torneo. Alto un metro e ottantotto, al basket era incredibile, vinse un campionato provinciale praticamente da solo: quando ‘entrava’ a canestro faceva paura, aveva uno stile che nessuno gli aveva insegnato. Eppure, mai ha utilizzato impropriamente questo bagaglio di vantaggio, mai era spocchioso. Si, dopo un gol esultava, era un passionale e però incapace di cattivi sentimenti.”

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Local Derbies in the UK – Derby e rivalità nella terra di Sua Maestà (Luca Garino e Indro Pajaro)

Conoscete le origini del Preston North End, che fu la squadra dominante dei primi campionati inglesi e che ha da sempre un’accesa rivalità con il Blackpool? E sospettereste mai che i tifosi di quest’ultima compagine sono tra i più violenti e temuti d’Inghilterra? Perché la sfida tra West Bromwich Albion e Wolverhampton Wanderers si chiama “The Black Country Derby“? E da dove nasce?

A queste e moltissime altre domande rispondono i giovanissimi Luca Garino e Indro Pajaro con “Local Derbies in the UK – Derby e rivalità nella terra di Sua Maestà”, interessantissimo compendium di tantissime curiosità sul calcio inglese e su alcune delle squadre che ne hanno fatto e ne fanno tuttora la storia e uscito per Urbone Publishing.

Questa casa editrice specializzata in libri di tema calcistico ha avuto coraggio a puntare su due esordienti, per giunta giovanissimi, ma si può dire che l’azzardo si è rivelato vincente.

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“Calcio” (John Foot)

John Foot è uno storico inglese che si divide tra Milano e Londra, dove insegna storia contemporanea italiana: giunto nel nostro Paese per studiarlo, è rimasto rapito dalla nostra storia e dalla nostra religione, il calcio, tanto da dedicargli questo corposo volume di oltre 600 pagine edito da BUR Rizzoli.

“Calcio”, semplicemente questo è il titolo dell’opera di Foot, racconta l’arrivo del football in Italia così come avvenne, portato come in tutto il resto del mondo dai marinai e dai “missionari” inglesi e i primi appassionati italiani: scopriremo quindi che furono italiani i primi promotori di questa disciplina da noi, precisamente a Torino, dove persone come Edoardo Bosio e il Duca degli Abruzzi furono determinanti nell’organizzare le prime squadre e il primo campionato al pari dei più noti inglesi Spensley, Kilpin e Savage.

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“The Victorian Football Miscellany” (Paul Brown)

Libri di calcio ne escono in continuazione: alcuni sono belli, altri meno, in molti casi dipende dal gusto, da quello che il lettore cerca in un libro. Per ogni appassionato di calcio e della storia della disciplina ecco che il libretto fondamentale, quello che non può mancare e che anzi può davvero sorprendere chiunque, permettendo una nuova visione del tanto amato sport è “The Victorian Football Miscellany” (ed. Superelastic) di Paul Brown.

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