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Libri di calcio, altri grandi titoli da regalarsi o regalare

A quasi quattro anni di distanza ho deciso di dare un seguito a uno degli articoli più apprezzati da voi lettori, quello che indicava una lista di libri di calcio da non perdere per tutti gli appassionati di pallone e letteratura.

Alle 44 opere consigliate allora ho deciso di aggiungerne altre, che allora erano stati escluse per motivi di spazio o che sono uscite successivamente. Una lista un po’ più “personale” che spero apprezzerete come la precedente.

Antialmanacco del calcio

di Carlo Martinelli

L‘antialmanacco di Carlo Martinelli dribbla albi, palloni e scarpe d’oro, statistiche, carriere esemplari, polemiche da Var Sport, moviole. Tutto quel che vi troverete è stato diligentemente attinto solo ed esclusivamente dalla cara vecchia carta. E come era, è stato restituito a queste pagine. Non una riga in più. Marilyn in campo, Cantona che scalcia, Zidane che dà fuori di testa, la Juve operaia antiAgnelli, il sorriso di Nobby Stiles, il modulo 0-3-7 applicato troppo poco. Trecentosessantacinque giorni di avvenimenti calcistici assai particolari, lungo un secolo e oltre.

Questo antialmanacco citazionista (con postfazione di Gianvittorio Randaccio) è anche un tentativo di détournement, di deviazione dal senso comune pallonaro. Bagliori, romanticherie, porcherie, ribellioni, velleità, gesti esemplari. Immancabili: sangue, sesso e soldi. Per la gioia, e talvolta la sacrosanta indignazione, che sempre accompagna chi va per archivi, coltiva la memoria e rifugge l’ovvio, il consueto, il consolidato.

Calcio e migrazioni – Un fenomeno Mondiale

di Gian Marco Duina

Il gioco del calcio, con la sua diffusione mondiale, è sempre stato lo specchio dei fenomeni storici che lo circondavano. Sin dalla nascita dell’uomo, i flussi migratori ne hanno caratterizzato la specie, differenziandola da altri animali e permettendone la diffusione su tutto il globo, e con l’accentuamento dei flussi migratori degli ultimi secoli anche il calcio non ne è rimasto immune. Come mai l’Italia due volte campione del mondo negli anni ‘30 portava con sé numerosi argentini? Come mai la Francia campione del mondo nel 2018 contava molti giocatori provenienti dall’Africa?

Che rapporto c’è tra la costruzione del Muro di Berlino e l’ampia presenza di calciatori di origine turca nella nazionale tedesca? Partendo dalle ventuno edizioni dei Mondiali di calcio, questo libro intende analizzare i fenomeni storico-politici che hanno attraversato il nostro mondo tramite le storie di chi ha calpestato il palcoscenico più prestigioso del gioco più bello del mondo.

Curva Est

di Gianni Galleri

Già autore del cult “La città del football”, che raccontava curiosità e dettagli degli infiniti mondi del calcio londinese, in “Curva Est” Gianni Galleri mescola ancora una volta con grande equilibrio le proprie memorie di viaggio con il DNA calcistico e culturale dei luoghi visitati.

Meta del viaggio stavolta sono i Balcani, un percorso che tra ex-Jugoslavia, Bulgaria, Grecia e Romania riesce a raccontare storie in gran parte ignote al grande pubblico e anche a molti appassionati e, soprattutto, il “battito” che unisce certi popoli al gioco più bello del mondo.

Daniele De Rossi o dell’amore reciproco

di Daniele Manusia

Un addio circondato da non poche polemiche non potrà mai cancellare 18 anni di amore intensi e unici come quelli che hanno unito Daniele De Rossi e la Roma, la squadra della sua vita. 616 presenze, 63 gol, appena due Coppe Italia e una Supercoppa alzate al cielo e un soprannome, “Capitan Futuro”, che lo ha sempre costretto a vivere all’ombra di Francesco Totti, stella talmente brillante nell’universo giallorosso da offuscare inevitabilmente tutti gli altri.

Eppure, forse più di Totti, De Rossi ha saputo incarnare perfettamente l’essere romano e romanista, come romano e romanista è l’autore Daniele Manusia, che nelle 256 pagine che compongono quest’opera racconta chi è stato davvero, per la Roma calcistica e non solo, Daniele De Rossi.

De Generaal – La nascita del grande Ajax di Rinus Michels

di Cristopher Holter

Quando il 15 giugno del 1974 l’Olanda annichilisce l’Uruguay ai Mondiali con un dominio ben più netto del 2-0 finale, il mondo scopre “l’Arancia Meccanica” e il Calcio Totale e niente sarà più come prima. Chi racconta la storia del gioco più bello del mondo spesso considerà il 1974 l’anno che divide il calcio “di una volta” da quello moderno, merito della rivoluzione olandese accompagnata dal pressing, dalla linea difensiva alta e dall’interscambiabilità degli interpreti.

La rivoluzione ha visto la luce però alcuni anni prima, soprattutto grazie all’Ajax e al suo mentore – che poi sarà lo stesso ct dell’Olanda – Rinus Michels, considerato a ragione tra i più grandi allenatori di sempre se non il più grande in assoluto. Cristopher Holter – specialista del mondo oranje – ci racconta chi è stato Michels, calciatore e quindi tecnico e innovatore, in un libro fondamentale per chiunque voglia conoscere nel dettaglio l’uomo e la squadra capaci di cambiare il calcio per sempre.

Democracia Futebol Clube

di Francesco Villari & Marco Di Grazia

La storia della Democracia Corinthiana è storia del calcio e non solo, è storia di una società che anche grazie al calcio riuscì a liberarsi da una dittatura che sembrava impossibile da sconfiggere. Sulla leggendaria squadra capace di vincere in autogestione e sul suo iconico leader, Socrates, sono state scritte numerose opere.

Tra le tante vi consiglio “Democracia Futebol Clube”, una storia di fantasia che narrando le avventure di Carlos Alfonso Junior Pereira – talento che dalle favelas arriva fino alla Nazionale – ripercorre la lotta di un popolo contro un regime opprimente: tra colpi di tacco, dribbling e gesti di ribellione, gli autori sono bravissimi nel raccontare gli anni in cui una squadra di calcio riuscì a scuotere la coscienza di un popolo.

Dublino 90

di Francesco Scarrone

Dopo essere stato squalificato a vita in seguito a una poco chiara storia di scommesse clandestine, l’ormai ex calciatore Ted Sullivan riesce a ottenere il perdono in tempo utile per tornare in campo e salvare i Ramblers, club in cui ha dato il meglio di se e che naviga a vista tra enormi problemi finanziari e tecnici. Insieme al tecnico e amico Bob McDermott, quello che un tempo era uno dei più forti giocatori di un campionato tanto stravagante e surreale quanto appassionante – opera di fantasia dell’autore, così come i personaggi – sarà costretto a dare tutto se stesso per salvare la squadra da un fallimento che sembra inevitabile.

Una vera e propria sceneggiatura che meriterebbe una trasposizione cinematografica, scritto con uno stile unico e avvincente che non concede mai troppe pause al lettore, “Dublino 90” ci proietta all’interno di un campionato immaginario e allo stesso tempo molto realistico, raccontandoci le gesta di personaggi a cui sarà impossibile non affezionarsi.

Duncan Edwards, il più grande

di James Leighton

Prima di Bobby Charlton, del Manchester United campione d’Europa e dell’Inghilterra campione del mondo nel 1966, il calcio britannico ha avuto un altro grande mito: inglese, campione a tutto campo, stella dei Red Devils, Duncan Edwards è stato protagonista di una carriera tanto sfolgorante quanto breve, conclusasi tragicamente con il disastro aereo di Monaco di Baviera del 1958.

James Leighton porta alla luce la vita di un calciatore considerato da molti appassionati tra i più forti mai visti, a cui soltanto un tragico destino ha impedito di esprimere al massimo l’immenso potenziale. La storia di Duncan Edwards è allo stesso tempo la storia del calcio inglese in un periodo unico e irripetibile, che merita di essere scoperto insieme allo sfortunato protagonista del libro.

Euzkadi – La Nazionale della libertà

di Edoardo Molinelli

Nella Spagna degli anni ’30 del XX secolo una squadra improvvisata decide di reagire al fascismo dilagante facendo quello che le riesce meglio: giocare a calcio. La Nazionale di Euzkadi nasce come risposta al Franchismo, scende in campo per raccogliere fondi da destinare alla resistenza nei Paesi Baschi. Quando la situazione precipita la tournée si trasforma in una vera e propria Odissea, che porterà alcuni dei migliori calciatori del mondo lontani dalla propria patria per tutta la vita.

Edoardo Molinelli, membro del collettivo “Minuto Settantotto”, ricostruisce una storia tanto incredibile da sembrare inventata e riesce a farlo attraverso una certosina raccolta di documentazioni: scopriamo così partite incredibili e personaggi leggendari, espressione di un popolo mai domo che attraverso il pallone promuoverà in tutto il mondo gli ideali di libertà e la lotta al fascismo. Un libro da non perdere per nessun motivo.

Fuori casa – L’Africa, il Qatar e la costruzione delle stelle del calcio

di Sebastian Abbott

Dopo essersi aggiudicato l’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022, nel 2007 il ricchissimo Qatar decide di investire la bellezza di 100 milioni di dollari in un progetto capace di donargli una Nazionale competitiva in vista dell’appuntamento tanto atteso. È così che vede la luce Football Dreams, mastodontico progetto che nel giro di alcuni anni setaccia l’Africa alla ricerca di pepite d’oro calcistiche.

Ragazzi, poco più che bambini, che dopo aver superato una quantità incredibili di esami e provini saranno chiamati a trasferirsi nel Paese asiatico per rappresentarlo a livello internazionale. Sebastian Abbott racconta sogni e delusioni dei protagonisti di questa incredibile avventura, gelida istantanea di quello che rischia di diventare il calcio del futuro: un prodotto dove gli stessi protagonisti, quasi usa e getta, rischiano di non essere altro che comparse.

Garincia

di Jvan Sica

Per qualcuno è stato addirittura il più forte di sempre, più forte persino di Pelé, a cui ha legato la prima parte della sua carriera e alla cui assenza è riuscito a supplire vincendo quasi da solo i Mondiali del 1962. Nato in condizioni di assoluta povertà, cresciuto tra problemi fisici – una gamba più corta dell’altra – e mentali, il brasiliano Garrincha è stato salvato da un talento sconfinato, un vero e proprio “dono di Dio” che gli ha permesso di diventare “l’allegria del popolo”.

Una meteora abbagliante, che si è però spenta presto per poi concludere la sua esistenza tra alcol e povertà: poco prima una storia che non tutti conoscono, un breve e pittoresco soggiorno in Italia al seguito della compagna Elza Soares e alcune partite, documentate, in cui il più grande talento calcistico mai visto si è trovato sui campi sterrati delle divisioni amatoriali romane. Jvan Sica racconta in maniera romanzata l’ultima avventura del grande Garrincha, per chi lo ha conosciuto in quegli anni, semplicemente, “Garincia”.

Giacinto Facchetti – Il rumore non fa gol

di Paolo Maggioni, Davide Barzi & Davide Castelluccio

La memoria collettiva dei tifosi dell’Inter non può spingersi semplicemente fino al 2010, al Triplete, a Diego Milito e José Mourinho. Prima di quella grande squadra ce ne sono state altre, prima degli eroi del Bernabéu ci sono stati altri eroi, quelli della Grande Inter di Helenio Herrera e del suo capitano, Giacinto Facchetti.

L’opera a fumetti realizzata dal trio Barzi, Maggioni e Castelluccio è dedicata proprio a questa figura fondamentale nella storia dell’Inter, e ripercorre gli anni magici di una squadra capace di dominare il mondo per concludersi con l’ultimo periodo da dirigente di uno dei più forti e carismatici calciatori italiani di tutti i tempi. Un’opera certamente destinata a chi ha il nerazzurro nel cuore, il regalo ideale per ogni interista.

Il sogno di Futbolandia

di Jorge Valdano

Ormai praticamente introvabile – chi scrive ne possiede una copia per pura fortuna, trovata in un mercatino dell’usato a meno di 2 € – “Il sogno di Futbolandia” viene considerato da molti appassionati tra i migliori libri di calcio mai scritti: si tratta delle considerazioni sul gioco più bello del mondo di Jorge Valdano, grande campione quando calcava il rettangolo di gioco e altrettanto valido come filosofo a proposito di uno sport che in realtà, lo sappiamo, può essere davvero molto di più che un semplice divertimento.

Uscito nel 2004, il libro non può che risentire in parte dell’età: Valdano parla infatti del calcio che ama, quello in cui è cresciuto e quello in cui è stato protagonista, ma allo stesso tempo si lancia in analisi su quella che era allora l’attualità: analisi comunque sempre valide e interessanti, pensieri mai banali che riflettono anche nella scrittura lo stesso estro mostrato in campo da quello che può essere definito un vero e proprio filosofo del pallone.

Il tassista di Maradona

di Marco Marsullo

Jorge Alberto González Barillas, passato alla storia come Mágico González, è stato un personaggio al limite della leggenda urbana. Per qualcuno, tecnicamente, tra i più forti di sempre se non il più forte in assoluto. Un’esagerazione – forse – ma che la dice lunga sulle cose che questo talentuoso fantasista salvadoregno sapeva fare con un pallone tra i piedi. Stella assoluta nel suo Paese e tra i tifosi del Cadice, unico club europeo che ha potuto goderselo tolta una brevissima parentesi al Valladolid, González ha infiammato le folle, segnato gol meravigliosi e umiliato i migliori difensori al mondo.

In tutto questo, anche un trasferimento mancato quasi di proposito al Barcellona, un rapido incrocio con un certo Diego Armando Maradona che di lui dirà meraviglie, stupendosi del fatto che uno forte come – se non più – di lui sia sempre rimasto lontano dal calcio che conta. Si dice che appesi gli scarpini al chiodo, Mágico González sia tornato a El Salvador e che oggi faccia l’autista. Verità o mito, chi può saperlo? Marco Marsullo racconta la storia di uno dei più grandi e sconosciuti campioni di sempre riuscendo a restare in equilibrio tra storia e leggenda urbana, scelta fondamentale per non turbare l’atmosfera “magica” che può e deve accompagnare la scoperta di un personaggio, appunto, Mágico.

Jürgen Klopp – Scatenate l’inferno

di Raphael Honigstein

Oggi considerato uno dei più grandi allenatori in circolazione, se non il più grande in assoluto, Jürgen Klopp veniva ritenuto fino a pochi anni fa da molti superficiali conoscitori della materia nient’altro che un “perdente di successo” a causa delle tante finali perse. La rivincita è arrivata alla guida del Liverpool campione d’Europa e nuovamente campione d’Inghilterra dopo un’attesa infinita, ma già negli anni precedenti il tecnico tedesco aveva fatto vedere tutte le sue qualità.

In “Scatenate l’inferno” – uscito nel 2017 e finalmente tradotto e aggiornato – l’autore racconta la storia di un personaggio unico e tutto da scoprire: dalla mediocre carriera di calciatore ai primi successi alla guida del Magonza, dall’ascesa alla guida del Borussia Dortmund alla definitiva affermazione al Liverpool. Un’opera che ci spiega l’uomo prima ancora dell’allenatore e che può essere fonte d’ispirazione per tantissimi lettori.

La partita

di Piero Trellini

Il 5 luglio 1982, all’Estadi de Sarrià di Barcellona, va in scena una partita che tanto per i suoi protagonisti quanto per il mondo del calcio – qualcuno dice che sono proprio quei 90 minuti a sancire la fine del calcio “romantico” – passerà alla storia. Parliamo naturalmente di Italia-Brasile 3-2, della tripletta di un Paolo Rossi improvvisamente inarrestabile e del leggendario salvataggio sulla linea di Zoff nel finale, del successo che spianerà la strada agli azzurri verso il loro terzo trionfo ai Mondiali e che condannerà il Brasile più bello di sempre, tradito dalla sua fragilità e costretto a cercare un capro espiatorio nel povero portiere Valdir Peres.

Raccontare 90 minuti in circa 600 pagine può sembrare un’impresa impossibile, eppure Piero Trellini riesce nell’impresa con questa opera sorprendente, che collega a quel pomeriggio al Sarrià le storie di decine di personaggi – i giocatori, l’arbitro, i vari dirigenti FIFA e delle Nazionali – che convergono tutte in una gara leggendaria e destinata a restare per sempre nella storia della disciplina.

La storia del calcio in 50 ritratti

di Paolo Condò & Massimiliano Aurelio

Paolo Condò decide di raccontare quelli che sono stati secondo lui i 50 uomini che hanno scritto la storia del calcio attraverso una serie di brevi quanto vivide biografie che vengono accompagnate da altrettanti splendidi ritratti realizzati da Massimiliano Aurelio. Il risultato è un libro tecnicamente splendido, che pur limitandosi a coprire soltanto il periodo che va dal 1955 a oggi – l’autore considera “calcio moderno” quello nato con la Coppa dei Campioni – riassume al meglio le vite di alcuni dei migliori interpreti che il calcio abbia mai avuto e che merita di stare nella libreria di tutti gli appassionati, che potranno così riscoprire nomi indimenticabili come Baggio, Cruijff, Pelé e Maradona ma anche eroi contemporanei come Cristiano Ronaldo, Messi e Ibrahimovic.

Accanto ai più celebrati campioni altri personaggi decisamente iconici e capaci a modo loro di scrivere la storia: l’arbitro Pierluigi Collina, il visionario dirigente francese Jules Rimet, il quasi sconosciuto Jean-Marc Bosman, centrocampista belga al centro di un caso che nel 1995 rivoluzionò il mondo del calcio. Mai sentito parlare della “sentenza Bosman”?

Pallone nero – Storie di vincitori, vinti e stregoni

di Luigi Guelpa

Seguito ideale di “L’Africa nel pallone”, realizzato dallo stesso autore in vista dei Mondiali in Sud Africa del 2010, “Pallone nero” porta ancora una volta i lettori alla scoperta di un mondo, quello del calcio africano, che molti conoscono soltanto superficialmente e che invece, come è del resto facile immaginare, può raccontare migliaia di storie.

Guelpa ne sceglie un buon numero, e oltre ad avere il pregio di sapersi documentare a proposito – cosa che per esperienza personale posso assicurare è tutt’altro che semplice – realizza racconti dettagliati e ben scritti che sicuramente resteranno nell’immaginario dei lettori a caccia di storie fuori dall’ordinario, che certo non possono ne hanno la pretesa di raccontare il calcio africano nella sua interezza (missione peraltro impossibile) ma che certo ci permettono di respirarne a pieni polmoni l’aria.

Pionieri del Football 1863/1889 – Storie di calcio vittoriano

di Simone Cola

Dopo essermi auto-escluso nel primo articolo dedicato ai libri di calcio più imperdibili, mi permetto di citarmi in questa seconda lista dopo le belle recensioni ricevute da tanti lettori e giornalisti. A Londra, nel 1863, uno sport confusionario e senza regole precise viene codificato da un gruppo di rampolli dell’alta società inglese.

È il momento in cui nasce il calcio, che per diventare lo sport più popolare del mondo dovrà però superare numerose prove. Uscito nel 2017 e primo libro in Italia a raccontare anno dopo anno i primi 25 anni di vita del football vittoriano, “Pionieri del football” vi aiuterà a scoprire personaggi come Arthur Kinnaird e Fergus Suter, diventati celebri quest’anno con la serie tv Netflix “The English Game”.

Radiogol – Trentacinque anni di calcio minuto per minuto

di Riccardo Cucchi

Prima delle pay-tv e di un calendario-spezzatino che permette agli spettatori di vedere quasi qualunque partita in calendario, vero e proprio segnale d’inizio del cosiddetto “calcio moderno”, il gioco più bello del mondo è stato spesso, più che visto, immaginato dai tanti che passavano le domeniche con l’orecchio attaccato alla radiolina.

A raccontare tutte le emozioni presenti in 90 minuti ci pensavano i radiocronisti, soprattutto quelli dello storico programma “Tutto il calcio minuto per minuto”. Tra loro uno dei nomi storici, Riccardo Cucchi, ha deciso di raccogliere i migliori ricordi di oltre trent’anni di carriera e metterli nero su bianco in un libro imperdibile per i nostalgici e che ai più giovani potrà schiudere le porte di un mondo magico e forse ormai irripetibile.

Se mi mandi in tribuna, godo

di Ezio Vendrame

Estroso, a tratti inarrestabile, unico: Ezio Vendrame è stato una meteora nel calcio italiano, un talento unico abbinato a un carattere ribelle e indomito, che rifiutava di essere incasellato e che per questo, quasi volutamente, ha lasciato il segno soltanto negli occhi di chi, in un’epoca priva di pay TV e YouTube, ha potuto ammirarlo dal vivo nelle giornate di grazia.

Appesi gli scarpini al chiodo, Vendrame (protagonista della nostra copertina) si è trasformato in scrittore e poeta con eccellenti risultati, dando alle stampe vere e proprie perle, soltanto in parte a sfondo calcistico: tra queste spicca senza alcun dubbio “Se mi mandi in tribuna, godo”, racconto (senza censura) di una vita al limite e di una carriera che avrebbe potuto essere ben più luminosa, se solo l’autore si fosse adeguato alle regole che ha sempre rifiutato. Senza alcun rimpianto, quello che è stato chiamato “il Best italiano” racconta con uno stile schietto e irriverente decine di aneddoti riguardanti compagni, avversari, donne e magie dentro e fuori dal campo.

Sfidare il cielo – Le 24 partite che hanno fatto la storia

di Marco Cattaneo

24 partite per raccontare la storia del calcio, impresa quasi impossibile quella in cui si lancia l’autore che alla fine stila una lista del tutto personale e che pur non potendo essere immune da critiche e mancanze racconta 24 storie che tutti – e questo sarebbe l’intento di “Sfidare il cielo”, opera che mescola realtà e un pizzico di fantasia – dovrebbero conoscere per comprendere fino in fondo come il calcio non sia soltanto un gioco.

L’occasione giusta per leggere, o rileggere, di Matthias Sindelar che si ribella al regime nazista durante l’Anschlusspiel, l’amichevole tra la sua Austria e la Germania, della Honved che durante una sfida di Coppa dei Campioni decide di fuggire dal regime ungherese, del momento in cui l’Ajax impone il “Calcio Totale” al mondo e di molte altre partite che hanno cambiato il calcio e a volte la storia.

Storia della coppa del mondo di calcio (1930-2018) – Politica, sport, globalizzazione

di Riccardo Brizzi & Nicola Sbetti

La Coppa del mondo non è soltanto una manifestazione sportiva, ma è anche un evento dalle importanti ripercussioni politiche. Celebri sono le strumentalizzazioni propagandistiche effettuate da dittatori come Mussolini e Videla delle vittorie mondiali della nazionale italiana negli anni Trenta e argentina nel 1978. Meno conosciuti sono altri episodi, come i festeggiamenti in Iran per la qualificazione ai Mondiali del 1998, che portarono migliaia di donne a scendere in piazza violando convenzioni e divieti, o l’appello effettuato da Didier Drogba a deporre le armi e organizzare libere elezioni in una Costa d’Avorio lacerata dalla guerra civile, in occasione della qualificazione della propria nazionale a Germania 2006.

Questo volume ripercorre la storia della Coppa del mondo di calcio, dalla prima edizione del 1930 in Uruguay sino a Russia 2018, mostrando come da semplice evento sportivo essa abbia acquisito un crescente protagonismo sul terreno mediatico, economico e, soprattutto politico, che l’ha trasformata in un vero e proprio mega-evento globale.

Storia popolare del calcio – Uno sport di esuli, immigrati e lavoratori

di Valerio Moggia

Già autore del da noi apprezzatissimo sito “Pallonate in Faccia”, Valerio Moggia ne riprende i temi ricontestualizzando la storia del calcio e spiegando come questa sia stata anche e soprattutto una lotta di classe nonostante i proclami delle alte sfere che da sempre hanno invitato, insieme a buona parte della massa, a lasciare la politica fuori dal calcio. Impresa impossibile, perché lo sport è sempre stato anche politica e business.

Nelle 239 pagine di cui si compone, “Storia popolare del calcio” analizza la storia del gioco più bello del mondo, rendendo chiaro che non è solo un gioco o uno spettacolo di massa ma qualcosa di più: una lotta di classe iniziata nell’Inghilterra del XIX secolo, proseguita affrontando ostacoli come razzismo, maschilismo, antisemitismo e che continua ancora oggi.

Scusa se lo chiamo futébol

di Enzo Palladini

Un’occasione per andare a scoprire il futebòl: non quello di Pelè, Garrincha, Zico, Ronaldo e Ronaldinho, che nel libro vengono citati senza essere mai i veri protagonisti. Ma il futebòl povero, quello che non viene visto da nessuno. A Enzo Palladini piace raccontare gli eroi dimenticati. Perivaldo, che avrebbe dovuto essere in campo al Sarrià nel 1982 e invece oggi fa l’ambulante a Lisbona. Jaguarè Bezerra de Vasconcelos, uno spazio in tutte le storie del calcio brasiliano, senza avere una data di nascita e una data di morte.

Il campioncino con una gamba sola. Il nottambulo Paolo Cesar. Il Pelè del Sergipe. Carlos Henrique Raposo, l’amico dei calciatori. Biro-Biro, la zazzera bionda del Corinthias. Dadà Maravilha, il centravanti implacabile che sostiene di aver segnato 499 gol di testa. In “Scusa se lo chiamo futebòl” il lettore non troverà la storia dei Campionati del mondo, ma piuttosto della Taça das favelas. Dove al campo l’odore del churrasco serve a camuffare quello del fumo delle canne.

Tutti i numeri del calcio – Perché tutto quello che sapevi sul calcio è sbagliato

di Chris Anderson & David Sally

Grazie a un approccio rigorosamente statistico, basato sull’analisi minuziosa di migliaia e migliaia di partite dei principali campionati europei degli ultimi decenni, Anderson e Sally dimostrano «scientificamente» alcune verità sorprendenti e spiazzanti: non subire gol vale più che segnarne, i calci d’angolo non fruttano granché, la squadra che effettua più tiri in porta vince solo in poco più del 50 per cento dei casi, il peggior giocatore «pesa» più del fuoriclasse, l’allenatore incide sul rendimento complessivo solo per il 15 per cento (cioè, molto meno del caso).

Se siete disposti a mettere in discussione le vostre convinzioni, a dimenticare i vostri criteri di giudizio, a reimparare a guardare le partite, e se volete scoprire i segreti del gioco più bello del mondo, allora siete pronti per fare la conoscenza di questa vera e propria «rivoluzione dei conti», destinata a cambiare la storia del calcio dei prossimi anni.

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