domenica, Aprile 20, 2025

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Gerardo Bruna e la maledizione del “nuovo Messi”

Ascesa e rapida caduta di Gerardo Bruna, il talento argentino che quando arrivò al Liverpool veniva definito “il nuovo Messi”. Un paragone gratuito e senza alcun senso che ha finito per schiacciarlo, e che dovrebbe portare molti media a riflettere sul peso delle parole utilizzate nella comunicazione di oggi.

Il calcio vive costantemente di paragoni, a maggior ragione nell’epoca di internet e dei social network. La comunicazione è fondamentale, e chi se ne occupa spesso finisce per pensare soltanto all’hype, finendo per non prendere in considerazione il peso che le parole possono avere su ragazzi spesso ancora adolescenti e subito circondati da enormi aspettative.

La ricerca del nuovo Messi

Per anni il mondo si è messo alla ricerca del “nuovo Maradona”, attribuendo questo titolo a qualsiasi calciatore che ricordasse il Pibe de Oro nello stile di gioco o nella posizione in campo. A volte bastava semplicemente il nome (Diego Latorre) o il fatto di essere argentino (Carlos Marinelli) per scatenare la fantasia dei giornalisti.

Anche Lionel Messi fu accostato a Maradona quando emerse dalla cantera del Barcellona. Ma non appena fece intravedere lampi di classe purissima, e una solidità mentale tale da non farsi schiacciare dal paragone, ecco che subito iniziò incredibilmente la caccia al suo erede. Trovato il nuovo Maradona, infatti, era già arrivato il momento di trovare il nuovo Messi.

Gerardo Bruna e un’estate indimenticabile

Quando questo avviene, nell’estate del 2007, Lionel Messi ha da poco compiuto appena vent’anni. Da poco più di due gioca nella prima squadra del Barcellona, e proprio nella stagione 2006/2007 ha dimostrato di avere il potenziale per diventare (come accadrà) il più forte calciatore al mondo. Nonostante questo, però, l’eterno rivale dei blaugrana, il Real Madrid, non appare preoccupato come dovrebbe.

Del resto ha comunque conquistato la Liga, superando il Barça grazie agli scontri diretti favorevoli dopo aver concluso il campionato a pari punti. Può contare su tanti straordinari campioni, come Ronaldo, Robinho, Sergio Ramos, David Beckham e Ruud van Nistelrooij. E nel settore giovanile, si dice, nasconde un gioiello pronto ad esplodere nel calcio che conta che potrebbe essere paragonato a Messi.

Si tratta del 16enne Gerardo Bruna, argentino di Mendoza arrivato nelle giovanili delle merengues 4 anni prima e per il club finalmente pronto a spiccare il volo tra i professionisti. Deve soltanto firmare il suo primo contratto con il club, un atto che viene considerato formale e dato per scontato. Ma che invece, clamorosamente, non si verifica. Il ragazzo, infatti, comunica al Real la sua volontà di proseguire la sua avventura calcistica in Inghilterra e lascia il club a parametro zero.

Tra i talenti più attesi al mondo

Sarà il Liverpool a godersi quello che viene prontamente definito dalla stampa britannica “il nuovo Messi”. Rafa Benitez lo ha voluto ai Reds vice-campioni d’Europa: si farà le ossa nel team riserve, allenandosi però spesso con la prima squadra mentre impara l’inglese e si adatta al clima e al diverso stile di gioco. E pazienza se qualcuno prova a smorzare l’entusiasmo, paragonando Gerardo Bruna più a un potenziale David Silva e sottolineando che comunque è appena all’inizio del suo percorso.

Vallo a dire ai giornalisti. Come quelli ad esempio di World Soccer, prestigioso magazine britannico che nell’estate del 2007 inserisce il nuovo acquisto del Liverpool al 10° posto nella lista dei 50 talenti più attesi al mondo. Davanti a lui Breno Borges, Bojan Krkic, Sergio Aguero, Gareth Bale, Giovani dos Santos, Anderson Luís de Abreu, Alexandre Pato, Ismail Aissati. In testa alla classifica il ghanese Sadick Adams appena passato all’Atletico Madrid, l’unico che come Bruna non avrà una carriera degna di nota. Alle sue spalle nomi come Angel Di Maria, Karim Benzema, Mesut Ozil, Alexis Sanchez e Ivan Rakitic.

Un’ascesa data per scontata…

Certo le classifiche di questo genere lasciano il tempo che trovano, soprattutto quando si parla di ragazzi giovanissimi, ma certo è che intorno a Gerardo Bruna l’hype è notevole. Del resto persino un gigante come il Real Madrid non ha preso il suo addio con leggerezza: l’allenatore della cantera, Michel, ha affermato con disprezzo che “i club inglesi quando vedono un giovane lo rubano sistematicamente”, e a Liverpool in tanti sono convinti che il “nuovo Messi” diventerà una colonna della squadra nel giro di pochi mesi.

In realtà, però, tutto svanisce quasi nel silenzio totale. Bruna si allena con serietà, ma più passa il tempo e più il clamore che lo circonda sfuma. E non si mettono in mezzo infortuni, come nel caso di Foquinha Kerlon, 26° nella stessa classifica di World Soccer. La sua stella, semplicemente, si eclissa: dopo 4 anni arriva il trasferimento a parametro zero al Blackpool, senza che l’atteso esordio in prima squadra sia mai arrivato. Nello stesso periodo Messi, quello vero, ha vinto il Pallone d’Oro per 3 volte consecutive.

…e mai realizzata

Dopo il Liverpool la carriera di Gerardo Bruna scende costantemente di livello. Blackpool, Huesca, Tranmere Rovers, addirittura il Whitehawk, al 5° livello della piramide calcistica inglese. Seguono l’Accrington Stanley, alcuni lampi in Canada con l’Ottawa Fury, Derry City e Shelbourne in Irlanda e i Dungannon Swifts in Irlanda del Nord, dove segna un gol da centrocampo nella sfida alla corazzata Glentoran.

Infine, nell’estate del 2023, il ritorno in Spagna all’Unión Puerto, club di Fuerteventura impegnato nei campionati regionali. Dal leggendario Santiago Bernabeu, Bruna si è ritrovato a giocare davanti ai massimo 2.000 spettatori che possono occupare le tribune dell’Estadio Municipal de Los Pozos a Puerto del Rosario. Alle Canarie, dove è cresciuto dopo aver lasciato appena da bambino l’Argentina.

Oggi sono in pochi a chiedersi cos’è successo al nuovo Messi. In tanti hanno dimenticato che un tempo questo era il modo con cui veniva chiamato Gerardo Bruna, anche perché nel frattempo i giornalisti hanno affibbiato questo soprannome a molti altri ragazzi: la rivista online Planet Football ne ricorda alcuni, come lui finiti dalle stelle alle stalle, da Gai Assulin a Ryo Miyaichi passando per Ryan Gauld e Alen Halilovic.

L’importanza delle parole

Logico chiedersi in che parte l’hype forzato di giornalisti e blogger abbia inciso sulla carriera di ragazzi schiacciati da aspettative eccessive. Qualcuno, come ad esempio “il Maradona di Barrio Billinghurst” Ariel Huguetti, non è neanche arrivato al professionismo. Difficile rispondere anche per Gerardo Bruna, che però in un’intervista durante il periodo in Irlanda aveva voluto prendere posizione contro un termine amaro come “fallimento”.

Ovviamente ogni giocatore si crea delle aspettative. Ma spesso sono i media a creare certe situazioni e fare certi paragoni, e non può essere colpa dei giocatori se poi questi non vengono soddisfatti. Un giovane che si distingue per le sue prestazioni attira molte attenzioni, che però vengono decuplicate dai media. Ma se non riescono ad arrivare al top allora questo clamore fa sembrare che le cose non siano andate come tutti si aspettavano. Questo però non significa fallimento: si tratta di ragazzi che giocano comunque a livello professionistico, lo fanno per vivere e possono godere di carriere comunque soddisfacenti.

Così parlò il “nuovo Messi”, uno dei tanti creati dai media per soddisfare le aspettative di chi è sempre alla ricerca di suggestioni. Né il primo né l’ultimo, semplicemente un ragazzo che veniva dall’Argentina, era mancino, aveva talento e una passione per il calcio che nessuno è riuscito a togliergli.

In tanti pensano che sia difficile adattarsi a certi contesti dopo aver vissuto realtà importanti come Real Madrid e Liverpool. Ma ho vissuto il sogno di ogni bambino, e grazie al calcio io e la mia famiglia abbiamo vissuto esperienze uniche che non dimenticheremo mai. Mi sono comunque goduto il percorso, ho conosciuto culture diverse. Non ho rimpianti. Avrei sempre voluto vivere di calcio, è quello che ho fatto e che continuo a fare.


Gerardo Bruna

  • Nazionalità: Argentina
  • Nato a: Mendoza (Argentina) il 29 gennaio 1991
  • Ruolo: centrocampista offensivo
  • Squadre di club: Real Madrid (SPA), Liverpool (ING), Blackpool (ING), Huesca (SPA), Tranmere Rovers (ING), Whitehawk (ING), Accrington Stanley (ING), Ottawa Fury (CAN), Derry City (IRL), Shelbourne (IRL), Dungannon Swifts (NIR)
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Simone Cola
Simone Colahttps://www.uomonelpallone.it
Amante del calcio in ogni sua forma e degli uomini che hanno contribuito a scriverne la leggenda

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