Jack Southworth è stato il primo grande attaccante del calcio inglese professionistico. Primo bomber capace di segnare più di 100 reti nella Football League, è stato a lungo considerato il più forte nel suo ruolo in Inghilterra e, di conseguenza, in tutto il mondo.
Il racconto sulla straordinaria carriera di Jack Southworth potrebbe naturalmente iniziare dai numeri impressionanti registrati nei circa 12 anni di una carriera iniziata in un momento in cui il calcio abbandonava le proprie origini dilettantistiche. Con l’avvento del professionismo del 1885, infatti, fu questo straordinario centravanti a lasciare per primo il segno nei numerosi tabellini che sempre più giornali specializzati stilavano settimanalmente.
97 gol in 108 presenze con i Blackburn Rovers, addirittura 36 in 31 gare giocate con l’Everton. A questi si aggiungono i 3 realizzati in altrettante partite giocate con l’Inghilterra, che inspiegabilmente lo avrebbe sempre ignorato. John all’anagrafe, ma per tutti Jack, Southworth è stato il primo nella storia a raggiungere la tripla cifra di gol nel massimo campionato inglese. Nei primi anni del football professionistico fu probabilmente il migliore attaccante al mondo, anche se ovviamente mancano riscontri oggettivi.
Un inizio da predestinato
Jack Southworth fu allo stesso tempo un campione e un uomo vero, indomabile, in grado di rinascere più volte quando la sua carriera sembrava finita e di tornare sempre più forte. Nato a Blackburn nel dicembre del 1866, proprio mentre nella città che avrebbe rivoluzionato il football si cominciava a praticare seriamente quel gioco nato a Londra pochi anni prima, cominciò a giocare in una piccola squadra di quartiere che lui stesso aveva fondato con alcuni amici, gli Inkerman Rangers.
Fu subito capace di distinguersi, al punto da trasferirsi ancora adolescente al più rinomato Brookhouse Perseverance. Questo era uno dei tanti club satellite che rifornivano il Blackburn Olympic, allora club dominante in città, in clamorosa ascesa e che nel 1883 sarebbe diventato la prima squadra operaia a vincere la FA Cup.
Rapido di gambe, abile nel dribbling e con un senso del gol da predestinato, operando come interno sinistro arrivò fino alla squadra riserve dell’Olympic nel giro di pochi mesi. Qui l’esordio fu straordinario, con 5 reti rifilate al malcapitato Leigh in una gara di Lancashire Cup e gli applausi dei nuovi tifosi. Poco dopo, però, sarebbero arrivati due infortuni alle ginocchia che avrebbero messo a rischio la sua carriera: pur di non restare lontano dal calcio, Southworth si riciclò come portiere arrivando in questo ruolo alle soglie della prima squadra.
Jack Southworth, la stella dei Rovers
Il desiderio di lasciare il segno in attacco però era troppo forte: una volta riconquistata fiducia nel proprio fisico, si trovò però in una realtà calcistica ormai in forte decadimento. Fondato appena 10 anni prima, il Blackburn Olympic non era riuscito ad amministrare al meglio le proprie fortune e stava per chiudere i battenti. Questo sarebbe accaduto nel 1889, mentre l’anno precedente Jack e il fratello James avevano già cambiato sponda calcistica firmando per l’ormai più rinomato Blackburn Rovers, capace nel frattempo di conquistare 3 volte consecutive la FA Cup.
Jack Southworth fu l’autore del primo gol di sempre del Blackburn Rovers nella prima edizione dell’attuale Premier League, in un pirotecnico 5-5 contro l’Accrington. Nel corso della stagione andò a segno con regolarità, chiudendo al 4° posto nella classifica marcatori: meglio di lui fecero solo Albert Allen, Jimmy Ross e John Goodall, la stella degli imbattuti campioni del Preston North End. Sempre al 4° posto si piazzarono anche i Rovers.
Negli anni successivi arrivarono i primi trofei, 2 FA Cup vinte da protagonista con gol in semifinale e finale, l’intesa straordinaria con i compagni di attacco e la conferma che la squadra era più adatta per le competizioni singole ad eliminazione diretta che per un torneo lungo e logorante come il campionato. Era in ogni caso talmente importante per il club che pare furono gli stessi Rovers a negare il loro bomber all’Inghilterra, opzione consentita all’epoca e che impedì a Southworth di raggiungere una dimensione internazionale che forse avrebbe reso il suo nome ancora più famoso oggi.
Il clamoroso trasferimento all’Everton
Successivamente la squadra perse qualche colpo in campionato, ma non il suo prolifico attaccante che continuò a finire regolarmente nel tabellino dei marcatori. I Rovers stavano attraversando una forte crisi finanziaria, conseguenza dell’importante spesa sostenuta per ristrutturare quasi totalmente Ewood Park secondo gli standard imposti dal professionismo. Alla fine questo costrinse il club a rinunciare a tutte le sue stelle.
Southworth finì all’Everton, che per averlo sborsò la bellezza di ben 400 sterline nonostante il campione fosse ormai ultra 30enne. Una mossa forse avventata, ma che nell’immediato pagò subito: nella First Division 1893/1894, edizione che vide l’inabissarsi di due storiche compagini che avevano fatto la storia del calcio, Darwen e Preston North End, John Southworth segnò la bellezza di 27 reti in 22 presenze.
Memorabile fu il periodo intercorso tra il Boxing Day (26 dicembre) e Capodanno: qui il bomber rifilò 4 reti allo Sheffield Wednesday e 6 al West Bromwich Albion, un totale dunque di 10 gol in 180 minuti, confermandosi come il più forte attaccante in circolazione. Ma dopo aver iniziato la stagione successiva allo stesso modo – 9 gol nelle prime 9 giornate – Southworth fu costretto a fermarsi ancora. E stavolta, purtroppo, per sempre.
L’ultima partita e la rinascita come musicista
L’ultima partita, in cui arrivò l’infortunio che lo avrebbe costretto al ritiro, arrivò in occasione di un’amichevole benefica giocata per sostenere James Trainer. Questi era stato il portiere del Preston North End degli Invincibili, ma dopo aver lasciato il calcio era caduto in disgrazia. Quelli di fine ‘800 erano tempi in cui le stelle degli stadi, del resto, si trovavano sole una volta appesi gli scarpini al chiodo, spesso incapaci di reinventarsi.
Trainer sarebbe morto solo e in miseria, un destino comune a tanti ex campioni ma non a Southworth. Il quale ricordò la giovanile passione per il violino, che aveva suonato con ottimi risultati fino a quando il calcio aveva preso tutto il suo tempo. Jack e i suoi numerosi fratelli erano cresciuti in una famiglia dedita alla musica, con il padre Robert che oltre a essere un falegname rinomato dirigeva anche l’orchestra cittadina.
Fu la musica a salvare Jack Southworth, nel frattempo ritornato semplicemente John, e fu suonando la tuba e il violino che l’ex campione dei Rovers trascorse la seconda parte della sua lunga vita, lontana da quei campi di cui era stato il dominatore e da quei tifosi che mai lo avrebbero dimenticato, fino alla morte sopraggiunta a 89 anni nel 1956.
Jack Southworth
- Nazionalità: Inghilterra
- Nato a: Blackburn (Inghilterra) l’11 dicembre 1866
- Morto a: Liverpool (Inghilterra) il 16 ottobre 1956
- Ruolo: centravanti
- Soprannomi: Maestro, Skimmy
- Squadre di club: Chester (ING), Blackburn Olympic (ING), Blackburn Rovers (ING), Everton (ING)
- Trofei conquistati: FA Cup 1889/1890, 1890/1891